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ATTUALITÀ

Il Movimento Cinque Stelle regionale ha tratto il dado

Al via l’alleanza col PD; ha ancora senso la candidatura a presidente della Regione di Alice Salvatore?

 

Dopo aver interpellato la base sulla ormai mitica “piattaforma Rousseau” gli esponenti liguri del Movimento Cinque Stelle hanno deciso che è possibile addivbenire ad un accordo con il centrosinistra, per creare un fronte anti-Toti, in vista delle prossime elezioni regionali di maggio. La proposta presentata dal capo politico reggente Vito Crimi e’ stata approvata con il 57,7% dei sì, pari a 960 preferenze su 1.664 voti espresse. I no stati 704, con una percentuale del 42,3%.

Via libera pertanto alla discussa alleanza con il PD: in minoranza la “linea dura” di Alice Salvatore, capogruppo in consiglio regionale e scelta, sempre tramite preventivo responso della “piattaforma Rousseau”, chiamata alle “regionarie” della fine di gennaio scorso, come candidata a presidente della Regione per il Movimento Cinque  Stelle. Ora starà a lei, incassata la sconfitta sulle alleanze, decidere se sedersi allo stesso tavolo con il Pd e rimanere capolista oppure farsi da parte per lasciare spazio ad uno dei nomi di rilievo che potrebbe ricoprire il ruolo di sfidante di Toti, una rosa di personalità che, salo novità dovrebbe essere ristretta al giornalista Ferruccio Sansa, al rettore Paolo Comanducci, all’ex preside della Facoltà di Ingegneria, Aristide Fausto Massardo, all’avvocato e direttore affari generali, di Aism – Associazione Italiana Sclerosi Multipla – Paolo Bandiera.

Significativa, in tale contesto, la considerazione formulata dal consigliere regionale Andrea Melis, dopo la consultazione interna: “Come noto avevo espresso nel lontano Settembre 2019 la mia opinione in modo chiaro e trasparente: se il Movimento vuole dare un contributo concreto per una alternativa al centrodestra, deve necessariamente avviare una trattativa con il centrosinistra. Fui criticato aspramente allora, ma i fatti oggi mi danno ragione e la maggioranza degli iscritti si è espressa in modo chiaro e netto. Ora al lavoro per fissare i punti e dare una concreta proposta di governo. Chi allora mi dava del dissidente, ora si faccia un esame di coscienza, e, se ritiene, si faccia da parte.”

Il parlamentare ligure Sergio Battelli, presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, sempre a seguito del voto degli iscritti, sulla piattaforma Rousseau, così si è espresso, con un “post”su Instagram: “In Liguria il M5s ha scelto di percorrere la strada delle alleanze con altre forze civiche e politiche dimostrando che il Movimento non solo è vivo ma chiede rinnovamento ed è pronto a uscire dall’autoisolamento degli ultimi tempi. Un risultato che non era atteso ma, per quanto mi riguarda, ampiamente auspicato. Non ho mai nascosto che per me trovare un punto di incontro con gli altri soggetti civici e politici fosse una strada da percorrere. Così è stato.”

Lo stesso Battelli ha poi chiarito le linee dell’intesa col PD e con gli altri interlocutori:”Abbiamo fissato i punti imprescindibili per raggiungere un accordo: la lotta al consumo del suolo, la difesa della sanità pubblica dal modello lombardo di Toti, i parchi naturali di questa regione che merita un vero cambiamento. La Liguria ha una grande opportunità. E non si parla solo di Pd, ora possiamo aprirci a una miriade di forze civiche, associazioni, movimenti”. 

Riguardo alla scelta del candidato presidente Battelli afferma: “Penso a una figura di garanzia, non un riciclato dei partiti, deve condividere il programma, avere un alto profilo a livello etico, essere arbitro che porta avanti un programma. Un po’ come il presidente Conte”.

Alla luce della presa di posizione di Battelli, come per la dichiarazione di Melis, la candidatura di Alice Salvatore perde di credibilità!

 

 

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