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ATTUALITÀCRONACA

L’incubo del turismo low cost

Torna il fine settimana e con esso i pullman  del turismo low cost  che invade le spiagge, sempre più esigue ed affollate, della costa ligure.
I sindaci del territorio cercano di correre ai ripari tramite ordinanze che impongono nuovi e dettagliati divieti, da quello di portare bottiglie di vetro in spiaggia, ai gazebo e borse frigo.
Divieti e regole, sia dettati dalle ordinanze, ma anche regole dettate dal codice della strada e dalle leggi vigenti che verranno fatte rispettare da capillari controlli delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale.

Afferma il sindaco di Alassio Enzo Canepa: “Abbiamo presentato questo problema in maniera più forte di quanto fatto gli altri anni e, in nostro soccorso è venuto anche il decreto Minniti che se applicato per le spiagge ci offrirebbe strumenti adeguati per agire in spiaggia. La spiaggia libera – prosegue Canepa – è un fazzoletto di terra troppo difficile da regolamentare specie se ci arrivano persone in quantità esorbitante rispetto alle capacità del territorio e non è vero che bisogna aumentare le spiagge libere perchè, come abbiamo avuto modo di notare lo scorso sabato, in realtà, alle 15,00 le spiagge private erano sold out, mentre quelle libere avevano ancora posti. Questo vuol dire che l’utenza del nostro territorio è orientata anche verso le spiagge private che forniscono tutti i servizi. Ogni territorio ha le sue esigenze e non possiamo paragonare Alassio ad altre realtà”.

Alassio, da sempre città turistica, vuole puntare a valorizzare spiagge e servizi per fornire quanto i suoi utenti medi richiedono. Il turista in vacanza ad Alassio vuole trovare spiagge attrezzate con servizi adeguati a prezzi giusti: “Il nostro è un problema di economia, di vita, noi dobbiamo lavorare per il nostro tipo di turismo ed incrementarlo per le nostre utenze”, conclude Canepa.

Ma come affrontare, dunque, anche questo genere di turismo, quello dei pullman che viaggiano la notte per raggiungere il mare al mattino, affollati di persone che portano con se tutto quanto occorre per la giornata e ripartono, nella maggior parte dei casi, senza aver apportato benefici alle realtà economiche locali, ed anzi, avendo magari arrecato disagi? Aggiunge Canepa “In un momento come questo dobbiamo essere pronti ad accogliere e fornire servizi agli utenti, ma sempre senza dimenticare la nostra realtà storica ed assolutamente contrastando l’illegalità.”

Per contrastare l’illegalità, potrebbe essere utile passare dall’informazione “Il comune di Laigueglia già lo scorso anno ha fatto migliaia di volantini e li ha distribuiti alle utenze delle spiagge libere, i risultati sono stati deludenti. Abbiamo chiamato tutte le agenzie dei pullman presentando le nostre problematiche e spiegando a cosa andavano incontro oggi. Infatti qualcuno ora ha iniziato a chiamare chiedendoci quali erano le prospettive di questo weekend e confrontandosi con la Polizia Locale.”

Più utili allora ordinanze e controlli? “Le nostre ordinanze sono in vigore dal 2015 e devono solo essere aggiustate aggiungendo tra i divieti i gazebo e i frigo, ma il problema è quello di farle rispettare perchè per gruppi così numerosi non basterebbe il controllo dei carabinieri, ci vorrebbe l’esercito per farli sgomberare e far cessare situazioni illecite. Spesso sono bevuti, vittime del caldo e del sovraffollamento, gli animi si riscaldano e diventa una situazione di ordine pubblico davvero precario”.

Potrebbe servire, invece, introdurre un ticket di ingresso anche nelle spiagge libere per arginare il problema? “Dobbiamo partire dal presupposto che tutto è illegale. È illegale la loro partenza, è illegale il loro arrivo, come si comportano sull’arenile, la vendita di cibo senza autorizzazioni, il consumo di alcool, il vetro sulle spiagge e quasi tutto quello che loro fanno. Credo che un ticket non risolverebbe il problema, ma possiamo valutare anche questa opzione pensando che eventualmente i ricavati dovrebbero essere investiti per fornire più servizi alle spiagge libere che ripeto da noi hanno già tutte bagnino, docce e servizi igienici”.

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