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LA BUFALA – Quasi racconto, quasi vero, di un quasi dopo virus – 7a puntata

Fabrizio Sintucci stava bello tranquillo alla sua scrivania della piccola banca dove lavorava…. forse meglio precisare, … dove si recava ogni mattina per passare il tempo quasi sempre giocando al computer con il suo passatempo preferito. Oddio, ogni tanto era costretto anche ad effettuare qualche operazione, magari qualche sollecito per trasferire le utenze domestiche di un cliente…. Ma con calma, con molta calma! Il suo motto principale era: “perché fare oggi quello che puoi fare domani? E se poi lo fa un collega, meglio ancora!””
E’ proprio per questa sua incrollabile filosofia di vita che In quella settimana di settembre inoltrato cominciò a sclerare.
Il tutto iniziò con il titolare della pensione Gelsomina. Igor lo chiamò al telefono per sapere se sul suo conto erano arrivati 3800 euro.
“No, guarda Igor, io qui non vedo nulla…”
Al terzo sollecito, ossia alla terza interruzione di Fortnite, Fabrizio sbottò: “Ma che ci devi fare con sti soldi?”
“Devo fare un bonifico a Giulin, Angelo De Lallis.”
“Vabbè, e c’hai bisogno di sti 3800 euro per fargli un bonifico?”
“Si, perché non vorrei andare sotto…”
“Ma no, stai ancora abbastanza bene. E poi, se sei sicuro che ti arrivano ti faccio sto bonifico così poi mi lasci in pace!”
“Allora fallo pure, 3800 euro a Angelo De Lallis. Poi passo a firmare in agenzia che adesso ho da fare.”
“Ohh, finalmente ! …..e ci voleva tanto. Fra un attimo te lo faccio…” e poi fra se e se:”… finisco di salvare il mondo e faccio sto bonifico a sto rompicazzo!”
Nemmeno una manciata di minuti dopo ed il telefono di Sintucci squillò di nuovo.
“Sono Giulin, Angelo De Lallis. Volevo sapere se sul mio conto è arrivato un bonifico di 3800 euro”
“Minchia, che camurria!!!!” esclamò fa se e se Sintucci, parafrasando il miglior Camilleri.
“Buongiorno, signor De Lallis, guardi in questo momento non ha ancora la disponibilità di questa cifra, però vedo che sono in arrivo dal conto del signor Igor della pensione Gelsomina.”
“Benissimo, allora se non le spiace vorrei che, appena arrivata la disponibilità mi predisponesse un bonifico dello stesso importo al signor Giovanni Bellini, che credo abbia il conto anche lui presso la vostra banca. Non le spiace vero, se poi passo con comodo per firmare?”
“Certamente signor De Lallis appena possibile dispongo in merito, la aspetto appena le è possibile passare. Buongiorno!”
“Cazzo, ma si sono dati tutti appuntamento oggi? “ borbottò mentre riprendeva a giocare…
La mattina successiva, dopo aver scaricato alla collega un po’ di pratiche da sbrigare, Fabrizio Sintucci stava per riprendere la sua battaglia contro i cattivi del mondo, quando squillò nuovamente il telefono.
“Buongiorno, sono Giovanni Bellini. Senta, sto aspettando un bonifico di 3800 euro sul mio conto….”
“Un attimo mi scusi, resti in attesa un minuto, prego”
Messa in attesa la telefonata Sintucci sgranò gli occhi, porto le mani aperte alla bocca a mo’ di megafono e, imitando Aldo del famoso trio Aldo-Giovanni-Giacomo, urlò
“… non ci posso credere!… non ci posso credere!!!!”.
La sua collega alzò gli occhi dalla pila di pratiche, gli lanciò uno sguardo di commiserazione e poi, scrollando rassegnata la testa, riprese a lavorare.
“Si pronto, signor Bellini, mi dica… si, mi chiedeva di un bonifico. In effetti vedo che il signor De Lallis le ha inviato questa cifra, purtroppo non è ancora in valuta, ma credo fra uno-due giorni…”
“Bene, allora le chiedo una cortesia. Appena disponibili…”
“….le faccio un bonifico a favore di…?” anticipò Fabrizio.
“Bravo, come ha fatto ad indovinare? Si, mi fa un bonifico di 3800 euro al signor Kelmend Thani della ditta Kevin Costruzioni. Non mi sembra che abbia un conto da voi, però qualche mese fa abbiamo già fatto un altro bonifico e dovreste avere le coordinate in memoria.”
“Aspetti che controllo… si, in effetti abbiamo già tutto. Allora, riepilogando, appena le arrivano i 3800 euro dal signor De Lallis, li giro automaticamente alla Kevin Costruzioni. Ok?”
“Perfetto, grazie signor Sintucci. Domani o dopo passo per firmare l’operazione. Buona giornata!”
“Buona giornata… “ e dopo aver messo giù “ buona giornata un cazzo! …eccheppalle! E basta con ‘sti 3800 euri!!! Stanno facendo più giri che la merda nei tubi!!”
A poca distanza, nel suo ufficio spartano a lato del deposito materiali, Kevin stava esaminando i conti della sua ditta di costruzioni.
Dopo una lunga sosta, durante la quale aveva potuto accedere alla cassa integrazione per il fermo dei suoi dipendenti, i cantieri avevano riaperto e, inaspettatamente, oltre ai soliti lavori più o meno continui, era arrivato un sub appalto per i lavori al cantiere della famigerata Aurelia Bis. Si trattava di lavori marginali, in attesa di un nuovo appalto, ma pur sempre lavori. Ora, come sempre accade per i lavori in sub appalto, prima di vedere un po’ di soldi, passavano mesi. Dalla ditta titolare aveva ricevuto un acconto, con il quale aveva coperto praticamente gli stipendi dei tre mesi dei suoi quattro operai. Non aveva grossi arretrati di materiali edili, in quanto i lavori in cantiere erano di sistemazione dell’esistente. Restava il problema dei pasti degli operai che nel mezzogiorno erano a suo carico.
Fra luglio, agosto e settembre erano circa 60 giorni lavorativi, moltiplicati per cinque, anche lui mangiava con i suoi operai, facevano circa 300 pasti, a 10 euro a pasto era un arretrato di 3000 euro.
Il problema era che il titolare del ristorante gli aveva telefonato spiegandogli che, dopo l’arrivo della pandemia, dovendo limitare il numero degli avventori, non avrebbe più potuto fargli il prezzo speciale di 10 euro a pasto. Come minimo ce ne volevano almeno 15……
“Oggi pomeriggio devo andare a parlargli, magari riesco a farmi fare un po’ di sconto.” Pensò Kevin, chiudendo il suo ufficio.


(fine settima puntata – segue domani)

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