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POLITICA

La Corrida politica: Azione si esibisce, ma perde punti con l’attrazione

Tra esibizioni deliranti e cambi di partito, Azione si scontra con Italia Viva

Nel caos politico italiano, un raffronto imprevedibile sta  tenendo banco:  un’iconica trasmissione televisiva e le turbolenze nel partito di Carlo Calenda. La Corrida – Dilettanti allo sbaraglio, celebre programma ispirato al format spagnolo “Il Gancio”, tornò in scena qualche anno fa dopo decenni di assenza, mentre Azione, il partito guidato da Calenda, sembra perdere punti nel gioco politico.

La Corrida, capostipite dei talent show moderni, ha sempre attirato l’attenzione del pubblico grazie alle esibizioni stravaganti e alla sua vena ironica. Ma questa volta, i dilettanti in campo politico di Azione stanno dando spettacolo con le loro decisioni sorprendenti. Mentre la trasmissione televisiva ha sempre goduto di successo, Azione sembra affrontare un momento complicato.

Con il cambio di partito di alcuni esponenti di spicco di Azione a favore di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, sembra che l’attrazione per Azione stia perdendo slancio. Dalle dimissioni nella segreteria locale di Roma alla fuoriuscita di politici locali, i membri di Azione sembrano lasciare il palcoscenico e passare sotto i riflettori di Italia Viva. È un vero e proprio scontro politico tra Renzi e Calenda, che si sfidano a colpi di mosse strategiche.

La dirigenza nazionale di Azione viene accusata di essere responsabile del mancato accordo con Italia Viva per formare un partito unico. I politici in fuga lamentano una mancanza di ascolto e una serie di giravolte nelle scelte del partito. Questa situazione, oltre ad alimentare lo scontro politico, potrebbe influenzare la tenuta dei gruppi parlamentari, mettendo Azione in una posizione di svantaggio.

Mentre in La Corrida gli spettatori applaudono o fischiando le esibizioni, nella politica reale sembra che Azione stia ricevendo più fischi che applausi. Calenda, con il suo carattere difficile, si scontra con Renzi in una lotta per il potere e l’influenza. Ma mentre il conduttore Corrado ha sempre saputo gestire l’ironia e l’autoironia del programma, resta da vedere se Calenda riuscirà a sorridere in questa situazione politica delicata.

In questa “Corrida politica”, dove i partiti si esibiscono e il pubblico giudica, Azione sembra aver perso punti con l’attrazione. Nonostante i tentativi di ridimensionare la situazione, il partito di Calenda si trova a dover affrontare una serie di defezioni e una potenziale perdita economica. Sarà interessante vedere quale sarà il prossimo passo di Azione e se riuscirà a rialzarsi dalla scena politica come un vero dilettante allo sbaraglio o se resterà relegato nell’ombra dei partiti più consolidati.

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