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CULTURASAVONA

La “Resurrezione di Cristo” della Pala di Testico restituita dopo 39 anni

Parte della "Pala dei Quindici Misteri della Madonna del Rosario", rubata nel 1983

Il dipinto a olio su tela “La Resurrezione di Cristo”, parte di una grande pala d’altare “I quindici misteri della Madonna del Rosario”, risalente al tardo XVIII secolo, è stato restituito al Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Albenga – Imperia,  Architetto Castore Sirimarco, dal Comandante dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Monza, Maggiore Claudio Sanzò, nel corso di un incontro avvenuto, venerdì 14 ottobre scorso, presso il Museo Diocesano di Albenga, alla presenza del Vescovo di Albenga – Imperia, Monsignior Guglielmo Borghetti e di Carlo Ferro, vice comandante Nucleo Culturale Genova, Don Mauro Marchiano, Direttore del Museo Diocesano, Monsignor Bruno Scarpino Vicario Generale, Josepha Costa Restagno dell’Istituto Studi Liguri, Don Emauele Caccia, addetto alla Sezione Diocesana dei Beni Culturali Ecclesiastici, il dottor Carlo Basso della Fondazione Palazzo Oddo, oltre a delegati e rappresentanti di varie associazioni del comprensorio; sono state invitate anche alcune classi del locale Polo scolastico.  Il Maggiore Sanzò ha ricordato l’importanza e il valore della tutela dei beni culturali ed artistici da parte della Costituzione italiana; l’architetto Sirimarco ha approfondito la storia del dipinto ripercorrendo la vicenda che lo coinvolse ed ha così precisato: “Abbiamo pensato di dare visibilità ad un importante evento, che di solito si svolge invece in maniera molto discreta; questo per far conoscere l’importanza del lavoro e l’impegno continuo che, il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, profuso su tutto il territorio ed anche nella nostra Diocesi per il recupero delle opere d’arte trafugate”.

L’intera Pala,  proprietà della Diocesi di Albenga e custodita nella chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate di Ginestro, frazione di Testico, fu oggetto di un furto tra il 27 ed il 28 marzo del 1983 .

L’indagine dei Carabinieri del nucleo speciale ha avuto inizio quando, nel corso dei consueti controlli e attività di monitoraggio del mercato dell’arte, la “Resurrezione” è risultata figurare tra i beni in vendita di un’asta online tenuta da una nota casa d’aste piemontese.

Gli approfondimenti eseguiti attraverso la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più ampia banca dati al momndo di opere d’arte rubate e gestita dal Comando TPC, hanno permesso di accertare che il dipinto corrispondeva esattamente a quella sezione della pala d’altare.

Dopo tanti anni così l’opera viene riconsegnata alla comunità, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Spoleto che ha coordinato l’attività investigativa. Il Maggiore Sanzò si è così espresso. ” Dopo quasi quarant’anni  ritorna alla Diocesi un’opera che era stata trafugata dalla Parrocchiale di San Bernardo Abate in Ginestro, frazione di Testico nel marzo del 1983. Questo dimostra che anche le opere trafugate decenni prima possono essere ritrovate a distanza di tanto tempo dal furto. Il ritrovamento riguarda una sezione del dipinto della Madonna del Rosario con San Bernardo Abate e Misteri del Rosario. Speriamo di ritrovare altre parti del dipinto. Le indagini proseguono con l’obiettivo di riportare a casa l’opera trafugata nella sua totalità. Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nato nel 1969 ha il compito di tutelare il patrimonio nazionale per le future generazioni. “

La speranza è quindi di poter riavere l’intero dipinto.

 

Immagine da Liguria 2000

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