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ATTUALITÀ

Laigueglia dovrà ritirare il P.u.c.?

Sarà discusso giovedì prossimo, 28 febbraio, dalle competenti sezioni del Consiglio di Stato, l’appello del Comune di Laigueglia contro la sentenza del Tar Liguria che, nel 2017, ha accolto la tesi delle associazioni ambientaliste secondo le quali il nuovo Piano urbanistico comunale avrebbe dovuto essere sottoposto alla procedura di Verifica ambientale strategica, non essendo sufficiente, per superare le situazioni problematiche emerse, il ricorso allo strumento delle prescrizioni, come invece aveva ritenuto di fare la Regione Liguria. Il comportamento della Regione era stato dichiarato “illegittimo” e gli atti conseguenti, ovvero l’adozione stessa del Puc, erano stati annullati. Esito negativo, quindi, per l’Amministrazione comunale, che vede sempre più avvicinarsi il termine del 2020 come data limite per l’adozione del nuovo Puc e non può limitarsi a confidare in un ribaltamento della sentenza da parte del Consiglio di Stato.

L’impugnazione della sentenza, da parte del Comune, nel 2014 , davanti al Tribunale amministrativo, aveva costituito un iter ancora più complesso dell’ iter approvativo del nuovo Puc. Dichiarate inammissibili varie richieste delle associazioni ambientaliste, la questione principale su cui decidere era rimasta la presunta mancata sottoposizione del progetto di Puc al procedimento di verifica ambientale strategica. La Regione Liguria era giunta alla conclusione che la Vas non era necessaria, potendosi ovviare ai primi inconvenienti emersi dalla valutazione comunale e provinciale con alcune modifiche al progetto.

Ma i giudici del Tar Liguria non erano stati di questo avviso: “La Regione ha provveduto come se la situazione riguardasse una vicenda meramente urbanistica… mentre le indicazioni fornite sono invece di natura prettamente ambientale”. Di qui la fondatezza del ricorso. E’ comprensibile, aggiungevano i giudici, che la soluzione adottata dalla Regione Liguria “può essere andata incontro all’esigenza che ha verosimilmente nutrito il comune di Laigueglia di pervenire alla sollecita approvazione di un progetto di Puc che aveva vissuto la travagliata vicenda documentata in atti”. Tuttavia, una volta accertati i profili di criticità ambientale, era necessario seguire le procedure previste dalle norme sulla valutazione ambientale.

Il Consiglio di Stato non ha accolto la richiesta di sospendere l’esecutività della sentenza del Tar e questo ha indotto gli amministratori comunali a cautelarsi, avviando le procedure per l’eventuale affidamento di un incarico progettuale per un nuovo Puc: se poi la sentenza dei giudici d’appello sarà favorevole al Comune, l’iter del bando sarà ovviamente sospeso.

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