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CRONACA

“L’anima della rosa”: il debutto di una giovane scrittrice savonese

debora ferraioliDebora Ferraioli, giovanissima scrittrice savonese, ha presentato il suo primo libro “L’anima della rosa” al pubblico della sua città presso la Feltrinelli Point di Savona , riscuotendo un apprezzabile successo. Seppur molto emozionata, ha saputo intrattenere gli spettatori, grazie anche all’aiuto del giornalista e direttore dell’Eco Roberto Pizzorno. Dopo averla presentata, il giornalista lascia la parola a Debora, di soli ventuno anni, che spiega il suo percorso attraverso la scrittura e il motivo che l’ha spinta a scrivere questo libro.
“Il romanzo fantasy “L’anima della rosa” – afferma la scrittrice – mette in scena tutta la mia passione per la scrittura, una passione che ho coltivato da quando avevo tredici anni, scrivendo nei ritagli di tempo, chi mi conosce sa che il tempo a mia disposizione era poco tra scuola e pattinaggio artistico. Comunque, non ho mai abbandonato questo lato di me, perché riesce a trasportarmi in un mondo tutto mio in cui mi sento a casa”.
La scelta del genere letterario si è rivelata vincente, sulla scia di Twilight, Shadowhunters, Fallen ed Harry Potter, che lei stessa ha letto, Debora esplora un fantasy “primordiale”, creando il mondo di Akasha, termine che deriva dalle antiche scritture indiane, tradotto per noi occidentali Quintessenza. E’ proprio questo Quinto elemento naturale a racchiudere i poteri degli altri quattro elementi: Aria, Acqua, Fuoco e Terra (e le loro rispettive pietre magiche: Waju, Apas, Tejas e Prithivi). La protagonista, Angelica Browning non dovrà solo affrontare ostacoli amorosi con il tenebroso Morgan e lo spiritoso Colin, ma anche combattere per quello in cui crede e per i valori che i suoi genitori le hanno trasmesso. In seguito alla perdita del padre, è costretta a trasferirsi da New York ad Aberfeldy, piccolo paesino della Scozia, dove è nata la sua matrigna Katia, totalmente un altro scenario rispetto alla città dei grattacieli. E’ proprio questa una delle tematiche sociali di cui tratta il romanzo: la perdita di una persona cara e il rifiuto di sostituire quella figura con un altro affetto. Altre sono il non accettarsi, l’essere timida e il sentirsi inadeguata in certe situazioni. La giovane autrice confessa di rivedersi molto nella protagonista: “Ho perso mio nonno due anni fa, ma tutt’ora sento la sua mancanza, è per questo che ho voluto dedicare questo libro a lui” e poi aggiunge: “la timidezza sicuramente non mi ferma a portare a termine i miei progetti, sono determinata e mi prefisso sempre degli obiettivi. Uno dei miei motti è “Non lasciare che la paura di perdere ti impedisca di partecipare”, credo che questo spirito competitivo sia dovuto anche dalla mia passata carriera sportiva”.
Grazie alla sua scrittura semplice e scorrevole il romanzo riesce a coinvolgerti in questo splendido mondo ultraterreno, dove i poteri magici, le insicurezze e la volontà di combattere i propri punti deboli la fanno da padrona. Nella trama si cela anche una lotta tra il bene e il male a cui nessuno dei personaggi è immune. Da Angelica, passando da Morgan e Colin, fino ad arrivare a Mortimer, Julyan ed Estelle, troviamo un escalation di personalità distinte e ben definite nei loro tratti personali.
L’autrice conclude dicendo: “Ho ancora tanto da imparare, ma sono contenta di aver portato a termine questa prima esperienza nel mondo letterario e di aver realizzato finalmente il mio sogno”.
Con la sua fantasia e spontaneità, Debora ha tutte le carte in regola per intraprendere questo strada, soprattutto è l’umiltà che la distingue e che al giorno d’oggi è difficile trovare. Infine la giovane scrittrice ci svela un piccolo particolare: “La storia si evolverà in una trilogia dai tratti sempre più horror-fantasy e romantici. Verranno introdotti nuovi personaggi, gli intrighi si faranno sempre più fitti, toccherà ad Angelica, ai suoi poteri e al suo amore superare le nuove avventure, che vi assicuro, non mancheranno di colpi di scena”.
Non ci resta che aspettare il seguito e augurarle buona fortuna.

1 commento

  • Complimenti per l’articolo che ha saputo cogliere la vera essenza non solo di Debora ma anche del libro. Per me è stato un vero onore partecipare, anche se marginalmente, alla revisione dei primi capitoli. Ho massima stima di Debora e considerando la sua giovane età le auguro un futuro costellato di successi e soddisfazioni. Grazie per avermi e avere invitato ogni lettore a far parte di questa avventura!

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