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L’Asia leader nel mercato dei nastri isolanti fino al 2029

In un momento in cui l’economia generale fa registrare un segno negativo, un po’ in tutti i settori, ci sono ancora alcuni comparti produttivi ed economici che riescono a rimanere a galla e persino a far rilevare margini di crescita per il prossimo futuro. Tra questi fa capolino il settore produttivo del nastro isolante, quello noto agli elettricisti, ma anche a chiunque mastichi un po’ di manutenzione di impianti elettrici, proprio perché utile a isolare fili scoperti o circuiti malfunzionanti. Ad affermarlo è nientemeno che il Maxime Market Research, nel suo ultimo rapporto, che rivela un tasso di crescita del settore di oltre il 4% annuo, almeno fino al 2029, con un primato portato avanti principalmente da Paesi asiatici come Cina e India. Una tendenza che si giustifica col largo impiego che questo prodotto conosce a livello domestico e non. Scopriamo insieme le sue principali funzioni in casa e perché è così importante.

Come usare il nastro isolante in casa

Il nastro isolante, come anticipato, ha diverse funzioni, primo tra tutti quello di riparare le guaine che normalmente rivestono i fili metallici dei cavi elettrici, attraverso cui passa la corrente. Si tratta di riparazioni molto semplici da apportare, che chiunque potrebbe svolgere, anzi, è tenuto a farlo, qualora si rendesse conto che qualche cavo è danneggiato. Reperire del nastro isolante professionale, infatti, è semplice e alla portata di tutti, non è appannaggio solo degli addetti ai lavori.

Si può acquistare presso ferreamente, negozi specializzati, si può reperire online, sui siti dedicati. Molti, infatti, decidono di acquistare nastro isolante su RS, per l’ampia scelta di prodotto nelle sue diverse declinazioni. Esistono infatti nastri isolanti di diverse tipologie, come in poliestere, in PVC, in tessuto. Ognuno di questi è più indicato per specifiche funzioni, in relazione al materiale di cui è composto. Un nastro isolante in PVC, ad esempio, presenta caratteristiche peculiari come plasticità, estensione, malleabilità e buone capacità di isolamento, per cui è perfetto per isolare cavi a bassa tensione.

 

Quello realizzato in fibra di vetro, invece, è nastro isolante per alte temperature e va bene per rivestire i cavi di forni, stufe o caldaie. Il nastro nero è quello comunemente utilizzato dagli elettricisti e si distingue da quello colorato, impiegato più che altro per indicare l’entità della tensione nei diversi punti dell’impianto. Ciò che conta è leggere le caratteristiche del prodotto prima di acquistarlo, in modo da farne un uso appropriato e non rischiare di effettuare riparazioni a vuoto.

Perché è importante il nastro isolante

Il nastro isolante impermeabile svolge l’importantissimo ruolo di mettere in sicurezza i cavi usurati degli impianti elettrici, come ampiamente accennato. Allo stesso tempo, però, è progettato per proteggere anche questi ultimi dalle intemperie. Si pensi, ad esempio, ai cavi esterni, che collegano magari un sistema di illuminazione presente in giardino.

 

Non sempre questi sono incassati all’interno di canaline che passano attraverso i muri, ma a volte sono esposti all’azione degli agenti atmosferici.

Qualora uno di questi cavi venisse danneggiato, ripararlo con uno strato di nastro isolante vuol dire proteggere l’intero impianto dall’aggressione che raggi UV, umidità, pioggia, sporcizia, polvere, ma anche sostanze chimiche o altri agenti, possono avere sui fili scoperti, con inevitabili conseguenze sulla tenuta del sistema e la sicurezza dell’uomo.

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