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ATTUALITÀ

L’asinello: un mite compagno

L’asino ha una simbologia ricca e a dir poco contrastante: testardo, stupido, possiede aspetti demoniaci, quali una sessualità smodata. Nella mangiatoia esso esprime l’aspetto ctonio, ma questa caratteristica è contenuta, utilizzata al servizio di Gesù, sicuramente un modo per indicare come Gesù possa dominare gli aspetti demoniaci. Bisogna ricordare come San Francesco avesse in ottima considerazione l’asino. Nella sua regola, aveva stabilito che l’asino fosse l’unica cavalcatura consentita ai suoi frati. Egli stesso, una volta giunto in tarda età, impossibilitato a camminare, utilizzò l’asino per recarsi a predicare ai fedeli. Nel medioevo erano note le capacità taumaturgiche degli asini, i quali trasportavano gli infermi, (che i nostri avi avessero già scoperto le virtù della moderna pet therapy?) Direi che nel Presepe è da considerare come l’asino rappresenti la quintessenza della mitezza e dell’umiltà, questo animale sarà presente nella vita di Gesù sia nella fuga in Egitto sia nell’ingresso trionfale a Gerusalemme.

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