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ATTUALITÀ

LELIO SPERANZA: SETTANT’ANNI DI IMPEGNO CIVILE

di Giorgio Siri

Lelio Speranza ha compiuto novant’anni il 18 ottobre scorso. Due eventi hanno costituito altrettanti momenti di celebrazione per una personalità che, si può dire, rappresenti settant’anni di impegno civile e di memoria storica savonese. Uomo della Resistenza, dirigente sportivo instancabile, a lui si deve se Savona è dotata di impianti sportivi di ottimo livello, secondo quanto affermato dal nostro direttore, Roberto Pizzorno, attuale responsabile provinciale del CONI, incarico a suo tempo ricoperto da Speranza. Il 18 ottobre, giorno del suo novantesimo compleanno, gli è stato consegnato, presso la Sala Rossa del Comune, un encomio da parte della Città di Savona. Erano presenti alla manifestazione il Sindaco Ilaria Caprioglio, il Prefetto, gli esponenti delle associazioni sportive, il nostro direttore Pizzorno. Venerdì 21 ottobre, presso la sede della Società Cattolica “A Ballunn’a” è stato presentato il volume “La Fiamma che arde nel cuore”, di Antonio Rossello, ingegnere,scrittore, nostro collaboratore. Il saggio, percorrendo gli avvenimenti della storia savonese dalla Resistenza in poi, incontra Lelio Speranza fra i protagonisti delle vicende ripercorse.

Drammatica l’esperienza nella lotta di liberazione, durante la quale Speranza subì la prigionia, insieme col padre. Presente all’evento, Speranza ha riportato l’episodio toccante della morte del suo comandante, il liberale, esponente del C.L.N., Aldo Ronzello, colpito da un cecchino il 25 aprile 1945, mentre affiggeva un manifesto annunciante la Liberazione. “Mi è morto tra le braccia…” ha testualmente riferito Speranza. Ha ricordato anche la partecipazione ai funerali di Alcide De Gasperi – 1954 – insieme con l’amico, presente alla serata, Aldo Gasco, già dirigente della Democrazia Cristiana di Savona.

Tra i fondatori, nel dopoguerra, della F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari della Liberta’) Speranza è sempre un riferimento per la perpetuazione dei valori della Resistenza. Vogliamo concludere con le parole di Antonio Rossello: “Dietro il difetto di rischiare lo smarrimento nel labirinto della Sua vita complessa, si cela, infatti, un vantaggio irripetibile, non solo per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di condividere con lui un cammino: attraverso Speranza, e le sue vicende, ci è permesso rivivere il punto centrale della storia savonese contemporanea. In tal senso, fedeli ad un Amico sincero, diventa oggi una responsabilità concretizzare il suo insegnamento nel quadro di un cambiamento generazionale e delle complesse evoluzioni della società.”

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