L’avvento di mister Roso sulla panchina della Letimbro ha segnato una svolta nella storia della squadra del Santuario di Savona. In poco tempo, la Letimbro è riuscita a passare dai meandri della Terza Categoria alla ribalta della Prima Categoria.
Il trainer gialloblu ha spiegato a “L’Eco-il giornale di Savona” il motivo di questa trasformazione e ha delineato gli obiettivi per la prossima stagione.
- Allora mister, la Letimbro, dopo anni bui, sembra ormai diventata una squadra “di tendenza” dove giocatori di categoria superiore vanno volentieri, cosa c’è alla base di questo cambiamento?
- “Il segreto è la semplicità che ha sempre contraddistinto la società, che è formata da un gruppo di persone meravigliose che sono in primo luogo “tifosi della Letimbro”, i ragazzi vengono volentieri anche per questo. Purtroppo il calcio ai nostri livelli sta diventando sempre più “professionistico” e spesso ci si dimentica che dovrebbe essere solo un hobby, ovviamente da prendere seriamente, per persone che lavorano e studiano”.
- Due promozioni e un playoff sfiorato nelle ultime tre stagioni, potrebbe menzionarci tre partite simbolo?
- “Del primo anno, ricordo con piacere il 4-1 rifilato al Santa Cecilia nella semifinale palyoff perché ci ha permesso di approdare in seconda categoria e di vendicare la pesante sconfitta (6-0) maturata in campionato. Per quanto riguarda la seconda stagione, la partita che mi è rimasta scolpita nella memoria è il 2-1 nel derby contro lo Speranza, una vittoria importante dopo la sconfitta immeritata (2-1) nel girone di andata. Abbiamo vinto con il coltello tra i denti, vedere i ragazzi dare il 200% mi ha inorgoglito. Infine, ricordo, anche se sembra scontato, la vittoria contro l’Olimpia Carcarese che ci ha permesso di salire in Prima Categoria, un traguardo storico. Sapevamo che tre punti ci avrebbero permesso di festeggiare e quando ho visto la concentrazione dei ragazzi durante il riscaldamento, ho subito capito che ce l’avremmo fatta”.
- Quale obiettivo vi siete posti?
- “Siamo una neopromossa, l’obiettivo non può che essere quello della salvezza. Evitare i playout sarebbe un bel traguardo ma naturalmente lavoreremo anche per toglierci qualche soddisfazione in più”.
- Sarete nuovamente nella stessa categoria dei vostri “cugini” dello Speranza, uno stimolo in più?
- “Ovviamente sì, spero che le partite da ricordare siano le vittorie nei derby, andata e ritorno!”
M.T