Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀPOLITICA

L’Unione dei Comuni del Finalese non piace alla Minoranza

E non piace neppure alla maggioranza che, come già avevamo riferito, la vuole sciogliere. Chi si fa’ sentire però, è ora la minoranza, nelle sue varie componenti. “Chiedo che entro fine ottobre sia portata in consiglio comunale una proposta di scioglimento dell’Unione dei Comuni”. Afferma parole di Davide Badano, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che così si esprime: “Le ultime operazioni messe in atto dall’amministrazione per salvare il progetto dimostrano che l’Unione dei Comuni così com’è non funziona, e grava esclusivamente sulle casse di Finale Ligure. Il problema, come abbiamo già detto, è quello del personale, costretto di fatto a fare il lavoro per due comuni pur essendo pagato per uno solo”.

“Visto che rimangono comunque in atto alcune convenzioni – prosegue Badano – non sarebbe stato meglio non progettare l’Unione ma attivare semplicemente delle convenzioni, come peraltro altri paesi fanno? Lo dico – pecisa il capogruppo M5S – per chiarire il fatto che il nostro Movimento è pienamente solidale con le difficoltà che affronta Orco Feglino; si tratta di un periodo duro per tutti i piccoli comuni e riteniamo che sia giusto dare il nostro contributo per aiutarli. Tuttavia il paese a noi vicino si può salvare in tanti modi senza gravare sulle casse comunali”.

Marinella Geremia, del gruppo misto (Finale Sempre, Finale Ligure Viva, indipendenti), commenta: “Sembra un paradosso, eppure forse l’Unione non è lo strumento giusto per unire. Sottolineo che credevo e credo ancora in questo progetto, tanto che speravo che altri comuni del comprensorio entrassero a farne parte, in modo da poter attivare un piano di gestione del territorio nella sua globalità. Ma le cose non sono andate come si sperava e sinceramente, a questo punto, piuttosto che ‘congelare’ per due o tre anni il tutto, forse sarebbe meglio prendere atto della non riuscita del progetto e valutare soluzioni alternative”.

Simona Simonetti, capogruppo di PerFinale, dichiara: “Do atto adesso a Davide Badano di essere stato il primo a sostenere che non avrebbe mai funzionato. Io invece nell’Unione dei Comuni ho creduto e ora ammetto di aver votato per sostenere la causa sbagliata. Oggi l’Unione è un qualcosa di svuotato e inutile, un carico burocratico privato di deleghe e fine a se stesso che grava sul Comune di Finale. Siamo in una terra di mezzo, per cui ritengo: o facciamo il passo decisivo verso il referendum per la fusione totale dei due paesi o si scioglie l’Unione. Questa situazione di stallo non ha alcun senso”.

Risponde il sindaco, Ugo Frascherelli: “In realtà la situazione in essere era diventata insostenibile soltanto per alcuni uffici, nella fattispecie la Ragioneria, la Segreteria e il Personale. Ma del resto le difficoltà si apprendono solo facendo e c’è ancora un margine per correggere il tiro. L’Unione era stata caldeggiata da diversi comuni, alcuni dei quali poi hanno scelto di effettuare una fase di monitoraggio dall’esterno nell’ipotesi di entrare in un secondo tempo. Il problema di fondo sappiamo tutti qual è: oggi chi vive in un piccolo paese paga le tasse come chi vive in uno più grande, ma non può avere gli stessi servizi. Quindi è ovvio che in realtà il progetto iniziale presupponesse di arrivare alla fusione, che al suo compimento semplificherebbe molte cose, ma in realtà è il processo amministrativo per arrivarci che è complicato. Altre nazioni europee, come Francia, Portogallo e Germania, stanno già percorrendo questa strada. Al momento manterremo la struttura dell’Unione togliendo alcuni servizi legati al turismo e al sociale, ma ritengo che il progetto sia valido e debba andare avanti. Ribadisco quanto già detto in altri contesti: non è certo nostro interesse diventare il Nuovo Marchesato del Carretto, ma vogliamo piuttosto garantire risorse e servizi a piccoli paesi dell’entroterra, sopperendo almeno in parte a tutto ciò che i tagli alle province e l’abolizione delle Comunità Montane hanno comportato”.

Rispondi