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POLITICA

Magi: Demenzialità e covi di vipere europeisti

Europa divisa, stretta tra le pressioni sovraniste e l'idealismo federalista.

Il caos politico europeo sembra trovare il suo apice nell’ultimo capitolo delle elezioni europee, dove il deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha lanciato un appello pubblicato sulla “Stampa” per unire le forze liberal-democratiche sotto la lista di scopo “Per gli Stati Uniti d’Europa”. L’intento è chiaro: rilanciare l’integrazione europea e superare la soglia di sbarramento al 4%. Tuttavia, dietro le quinte di questo partito apparentemente europeista si nasconde un vero e proprio covo di vipere, un teatro di ipocrisia, opportunismo, vendette e voltafaccia.

L’accordo con Matteo Renzi è stato il colpo di scena più recente. Federico Pizzarotti, che sembrava aver virato verso Azione, si ritrova ora coinvolto in un accordo che lo vede insieme a Renzi, nonostante le dichiarazioni ambigue sulla sua posizione. La situazione è resa ancora più complessa dalla possibile candidatura di Emma Bonino, che potrebbe rientrare nella nuova lista “Stati Uniti d’Europa”, comprendente anche Italia viva, liberaldemocratici, socialisti e Volt.

Il tutto è salutato dal Partito democratico europeo come una risposta federalista e liberale all’attacco sovranista e anti-europeo. Tuttavia, resta da vedere se questa lista sarà solo un’opportunità per l’Europa o se rappresenterà un punto di svolta nel panorama politico.

Nel frattempo, all’interno di +Europa, il dissenso è palpabile. Le tensioni tra Magi e Pizzarotti sono evidenti, con quest’ultimo che rimarca la sua contrarietà a un’alleanza con Renzi, auspicando invece un accordo con Carlo Calenda. La lotta per il potere interno a +Europa è feroce, con Magi che sembra lottare contro un nemico invisibile, intrappolato in una rete di contraddizioni e ambizioni personali.

Nel bel mezzo di questo scenario politico caotico, emerge la questione della legalizzazione della cannabis in Italia, dopo il recente cambiamento di legge in Germania. Magi e altri esponenti politici fanno appello alla legalizzazione come modo per sottrarre il mercato alle mafie e alleviare le sofferenze dei malati.

In conclusione, quello che emerge è un quadro politico europeo complesso, dove le alleanze si formano e si sgretolano con una rapidità sorprendente, dove i valori vengono spesso sacrificati sull’altare del potere e dell’opportunismo. Resta da vedere quale sarà il destino di questa Europa divisa, stretta tra le pressioni sovraniste e l’idealismo federalista.

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