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Mala tempora currunt

unione europeaE’ questo un vecchio detto con il quale i nostri progenitori dell’antica Roma stavano ad indicare assai chiaramente che le “cose non andavano affatto bene e che, quindi, i tempi erano negativi”. Un detto che, retorica a parte, è purtoppo ben adattabile e perfettamente traducibile con i tempi che, oggi, stiamo vivendo nella nostra Italia e in buona parte in un’Europa che più che essere “unita” come ci vogliono far credere, è, in realtà, sempre più “disunita”. Un’Europa che ha deluso – anche se molti non vogliono ammetterlo – le stesse persone che credevano nella sua presunta unità ed in un reale ed effettivo miglioramento delle condizioni di vita si sono ricredute. Via le froniere, libera circolazione, meno tasse per tutti i cittadini europei, più diritti, più assistenza, un libero commercio che avrebbe dovuto favorire l’espandersi delle piccole e medie aziende, più equità e più giustizia: ma, soprattutto quell’aiuto reciproco e quella tanto precidata fratellanza fra le nazioni aderenti. Sarei davvero curioso di sapere quanti di noi italiani siano veramente convinti che tutto ciò si sia verificato! Scommetto molto raramente, ma scommetterei che sono molto pochi! In altri termini, credo proprio che di questa Europa la stragrande maggioranza delle persone ne abbia le scatole piene, anzi, che non ne possa proprio più! Con la nascita dell’Europa unita, tutto doveva migliorare e progredire: i vantaggi, per la gente, sarebbero dovuto essere quasi immediati. L’arrivo dell’euro, della moneta unica, avrebbe dovuto portare sostanziali migliorie al nostro portafoglio, dandoci più garanzie, più sicurezza, più stabilità, più certezza per il futuro soprattutto per i nostri giovani, per i nostri figli e nipoti. O sono completamente orbo, o di tutto questo ho visto ben poco, anzi, per essere sincero, non ho visto proprio nulla! Mi consolo vedendo che di “orbi” ce ne sono tantissimi, sempre di più! Ho, invece, visto benissimo, e non servono certo gli occhiali, che il cambio dalla nostra vecchia lira all’euro ci ha letteralmente dimezzato il potere d’acquisto e che ogni genere (alimentari e non) è aumentato a dismisura facendo lievitare i prezzi a livelli che, oggi, sono decisamente inaccettabili. Se ne sono accorti i bambini che, fino all’anno 2000, con mille lire potevamo comperarsi uno stick di caramelle o un gelato: oggi per un tale acquisto ci vogliono dai 2 ai 3 euro, ovvero 5000/6000 delle vecchie lire. E’ un esempio un po’ banale, ma indicativo. L’euro ci ha portato esattamente a pagare il doppio di quanto spendavano fino a quanto la nostra “amata” lira aveva ancora valore legale. In comprenso gli stipendi e le pensioni hanno continuato ad essere erogati basandosi sui vecchi parametri della lira, con la logica conseguenza che ogni articolo ha raddoppiato il suo costo portando la stragrande maggioranza delle persone a vedere sempre più ridotte le possibilità di mantenere quel regime di vita che, bene o male, permtteva loro di vivere appena decentemente. L’euro ha avuto un solo effetto devastante e criminale: chi era benestante è diventato ricco, chi era ricco è diventato ricchissimo, chi era povero lo è diventato ancor di più, fin quasi ridotto all’accatonaggio. Un risultato davvero eccellente! Possiamo dire solo grazie al signor Prodi ed al suo nefasto governo di quanto è accaduto: valutare l’euro con 1937 delle nostre vecchie lire è stata una decisione insana e frutto di una mente malata ed ignorante. Un governo succube, come ancora oggi è, dell’Europa che ha creato solo grande povertà e sfiducia, che si è asservito ad una Germania che continua a “dettar legge” ed a metterci tutti in riga e che lavora “pro domo sua” alla faccia di un’Europa incapace di reagire a questa sudditanza politica. In compenso l’Europa stessa è diventata una colossale macchina burocratica che strapaga una moltitudine di parlamentari europei e dipendenti che costano centinaia di milioni di euro e che si sono ridotti ad una manica di ciarlatani e passacarte, capaci solo di volare dalla sede di Bruxelles a quella di Strasburgo per fare continue inutili riunioni, frantumati in mille commissioni e sottocommissioni che non producono nulla se non lauti e ben remunerati stipendi da favola alla faccia delle nostre pensioni sociali, restate sempre a 500 euro mensili. Eh si! Cari signori, all’Europa non era sufficiente una sola sede megagalattica, ne aveva bisogno di due! A mantenere e accettare questo scandalo siamo, purtroppo, anche noi italiani, che, increduli, e avviliti non possiamo che assistere a questo scempio di danaro non riuscendo a trovare soluzioni. La nostra Europa continua a restare divisa, litigiosa, improduttiva, aiutando stati membri che non lo meritano e dimenticandosi di chi di aiuto ne ha davvero bisogno. Basta vedere di cosa è stata capace la signora Merkel in merito all’operazione “mare nostrum” e all’aiuto agli immigrati che l’Italia ha dovuto da sola sola gestirsi cacciando centinaia alle ortiche di milioni di euro con l’Europa che, non solo è stata a guardare, ma che si è rifiutata di aiutarci o almeno do sostenerci economicamente. Questa, cari signori, è l’Europa unita. In compenso, il nostro governo che si è indebitato fino al collo per mostrare la sua umanità e mostrare al mondo quello che sapeva fare, non è stato capace di dare una proroga sacrosanta e doverosa a tutti coloro che hanno subito danni enormi perdendo ogni avere nelle recenti alluvioni che hanno devastato l’italia del nord e la Liguria in particolare. Gente che ha perso la casa, il negozio, la propria attività lavorativa, che si è vista costretta a pagare subito e pronta-cassa le tasse ad un governo che nemmeno ha versato queli aiuti economici promessi in occasione anche nelle precedenti alluvioni. Ma che Italia è mai questa? Che Europa è? Ma da chi diavolo siamo governati? Ma è mai possibile che la gente debba continuare a subire tali angherie senza farsi sentire? Il nostro governo abusa della civiltà e della compostezza dei suoi cittadini tirando una corda che prima o poi si strapperà certamente! Ma non ci sono solo gli alluvionati a gridar vendetta! Ci sono i famosi”esodati” che continuano a vivere d’aria e d’amore dal momento che da oltre un anno non beccano un euro di pensione: dopo essere stati beffati e illusi, ci sono i terremotati che dopo anni ed anni vivono ancora in fatiscenti baracche, in molte delle quali piove dentro, e in comunità dove mancano a tutt’oggi scuole e servizi assistenziali. Questa è l’italia! Questa e’ l’europa! In compenso di riunioni, di incontri, di tavole rotonde, di discussioni, di promesse, di censimenti, di falsi stanziamenti, di vertici europei ne vengono fatti tanti: peccato che tutto resti quel gran marasma che è! Intanto gli anni passano ed andiamo tutti, come si suol dire, a “ramengo”. Beati davvero coloro che credono ancora nell’europa e nei suoi toccasana” che fino ad oggi nessuno ha visto e che, probabilmente, non vedrà’ mai! Sarebbe molto meglio che ogni stato, ogni nazione, pur nella giusta e logica collaborazione reciproca, torni ad occuparsi dei “fattacci” di casa sua cercando di risolvere o perlomeno iniziare ad affrontare seriamente i gravissimi problemi interni che, in italia, (e non solo in italia) sono la disoccupazione, il lavoro che manca ai giovani e che viene perso dai meno giovani, la sanità’carente e deficitaria, l’assistenza agli anziani ed ai malati, il risanamento delle proprie finanze che avverrà solo quando le varie etichette mafiose saranno debellate, una scuola non piu’ in grado di preparare i giovani e di farne dei buoni cittadini.Se crediamo che l’europa sia in grado o abbia volontà’ di aiutarci, ci sbagliamo di lungo: dobbiamo essere noi, e solo noi italiani, a venirne fuori: non rifiutando certo l’aiuto di nessuno ma consci che, ammesso dato e concesso che ci fosse anche quest’ultimo, non sarebbe, comunque, affatto sufficiente. Stipendi e retribuzioni ai dipendenti statali bloccati da anni, pensioni da fame mai aumentate: la vecchia “scala mobile” ottenuta dopo decenni di lotte sindacali è ormai un lontano ricordo! Ma il signor renzi ha “risolto” tutto con la miserabile mancia di 80 euro, peraltro riservata a poche categorie di lavoratori, che non ha, e non lo poteva certo fare, sortito gli effetti sperati. Ci vuole ben altro che 80 euro per arrivare dignitosamente alla fine del mese! E’ tutto uno scandalo! Mi chiedo, e ci chiediamo: quando finirà?

Carlo Colla

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