Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Mentre l’Europa festeggiava, Savona seppelliva ancora dei morti

galleria valloria savonaMentre l’Europa era intenta a festeggiare la fine della guerra, Savona dovette vivere l’ennesimo giorno di lutto; era l’8 maggio del 1945, il giorno immediatamente successivo alla resa delle forze armate tedesche, quando una violenta esplosione nella galleria di Valloria, che collega Savona ed Albisola, riportò il terrore degli anni precedenti nell’appena instaurato clima di festa.

Come era consuetudine, i piccoli savonesi si ritrovarono dalla galleria per giocare, ma l’allegria del momento ludico divenne presto tragedia: alle 10.30 uno scoppio fa crollare su se stessa la galleria. Il boato è assordante e lo spostamento d’aria è tale da radere al suolo anche buona parte del promontorio costiero circostante. La domanda è una sola: cosa è successo?.

La base di tutto è una semplice “dimenticanza”. Dopo la liberazione del 25 aprile infatti, nessuno si occupò di smantellare il deposito di munizioni ed esplosivi che era nascosto in quella galleria. Sarà solo un sopralluogo all’indomani del tragico evento a rivelare che cosa custodisse quel tunnel: ben 2000 tonnellate di esplosivo, diverse armi ed una cinta di 75 mine a proteggere il tutto; la galleria in Valloria era infatti stata utilizzata come deposito bellico durante il conflitto e la gioia per la fine delle ostilità fu talmente grande da lasciare quella Santa Barbara inosservata ed intonsa.

Le dinamiche dell’incidente sono tutt’oggi incerte, alcune testimonianze parlano di un gruppo di bambini entrati a giocare nella galleria con una torcia accesa poco prima dell’esplosione, un’ipotesi razionale ma non abbastanza comprovata per dare una risposta definitiva all’interrogativo.

Le uniche certezze si hanno solo nel contare le vittime: quel giorno morirono 86 persone, di cui soltanto 59 furono riconosciute; le restanti 27 furono dichiarate disperse dopo le fasi di ricerca durate un mese. Con l’arrivo dei soccorsi americani, i bulldozer si apprestarono a spianare il grande cumulo di macerie e solo in quell’occasione si trovarono nuovi resti di persone, che vennero dichiarate emerse.

Cosa successe di preciso quell’8 maggio di settant’anni fa resterà sempre un mistero ma la memoria di quel giorno di lutto resta tuttavia limpida nei savonesi.

Il ricordo di quella giornata è stato celebrato con un’iniziativa pubblica, aperta a tutta la cittadinanza e promossa dal Comitato Cittadino della Resistenza Antifascista di Savona.

Michele Alluigi

 

 

Rispondi