DI PINO ROSSO
Il Mediterraneo è sempre stato mare di viaggi e migranti I primi segnalati come racconta Eschilo sono trenta donne egiziane che si rifugiarono ad Argo (Grecia) per sfuggire ad un matrimonio imposto; mentre il non meno famoso Enea partito da Troia distrutta giunse sulle sponde del Lazio. Prendendo spunto da dati pubblicati da “La Stampa” circa la pesante, irrisolta situazione dei profughi, in attesa di una difficile normalizzazione e controllo della situazione in Libia, cui vanno aiuti in Euro e l’apertura del fronte Turco-Greco che sembrava assopito, la politica mostra una sconfitta nei numeri. Noi siamo straordinari nel salvarli, quantomeno in difficoltà nel gestirne l’ospitalità. Teniamo presente che 8 su 10 sono migranti economici che noi ospitiamo per circa 2 anni, per poi munirli di foglio di via, creando dei clandestini in casa nostra. Per i profughi siriani, al contrario di quelli del 2015, l’Europa. Ursula von der Leyen parla con solennità di confini dell’Europa da difendere e addirittura per la prima volta la Grecia, è definita scudo d’Europa Mentre in passato, nei decorsi anni era problema della sola Italia A questo proposito, è bene dire che l’Africa è lo specchio dell’Europa: se l’Africa sta bene, anche l’Europa sta bene, invece anche oggi, noi siamo al centro della pressione dell’Africa(Libia),ma la partita si gioca tra Mosca e Ankara invece che a Bruxelles. Tra l’altro questi siriani, sono i veri profughi, fuggono dalla guerra e non i migranti economici che vogliono scappare dall’Africa e ciò sta a dimostrare, mette in piena luce, tutta la fragilità del patto con la Turchia su cui si è sempre sorvolato, di cui solo ora si parla, si mettono i puntini sugli i, mentre prima si parlava di bisticci tra confinanti nel Mediterraneo. Facile capire che il sistema non può reggere. La Chiesa proponeva di distribuirne 3 per Comune perché non darebbero fastidio a nessuno, non si noterebbero nemmeno, ospiti di strutture controllate dai Comuni Facile a dire (su 8.000 comuni, 5300 hanno detto no). Nessuno controlla i migranti, liberi di uscire, spostarsi per elemosinare, prostituirsi o altro (sfruttati). Lo Stato Italiano, versa per vitto e alloggio, corsi di italiano e scuola di formazione al lavoro 35 euro/gg per adulti e 45 per minori. Gli ospitati, che spesso non conoscono una parola di italiano, dicevano “meglio essere morti in mare, diventiamo matti, non si sa che fare”. Viene spontaneo pensare: benefattori, volontariato o affaristi che talvolta spremono migranti e Stato. Interessante il caso portato ad esempio di una ex discoteca in Sardegna con 120 persone (20 minori): ci sono spese: 30.000 euro per mangiare, 40.000 per personale compresi mediatori culturali, 7.500 per spese struttura e utenze Resta parecchio !! Questa realtà, è anche un po’ causa delle tante, anzi troppe morti prima di lasciare l’Africa I migranti forse dovrebbero essere aiutati nei paesi di origine con il coinvolgimento o meglio sotto guida ONU. Anche Bill Gates magnate e filantropo dice che troppa generosità con i migranti non fa così bene. Più si aiuta, più si incentivandole le persone a partire dall’Africa, per andare in un mondo migliore. Prima abbiamo sfruttato Africa ora diciamo devono star bene a casa loro. Grande ipocrisia, ma verità. In sede Europea, tante promesse, elogi, buone parole, per ns. impegno, ma nessun passo avanti (migranti no grazie), si è arrivati anche a parlare di numero chiuso o a permessi di soggiorno temporaneo che consentano la libera circolazione in Europa. All’accoglienza migranti non sono mai state interessate Inghilterra, Danimarca, Irlanda ed anche Ungheria, Francia hanno delle riserve e comunque anche i migranti hanno obiettivi precisi, spariscono dai centri raccolta e tendono a recarsi nei paesi ove possano riunirsi a parenti o conterranei. Alla fine, esaurita la partita dei riconoscimenti asilo, dopo lungo percorso di richieste e ricorsi ovviamente con assistenza legale a nostro carico, non resteranno che i rimpatri effettivi. Sino ad oggi, ricevuto il “foglio di via” erano liberi di andare dove volevano. Per l’Europa è il momento del coraggio, anche per vedere se UE ha ancora un senso. Abbiamo ricevuto una pacca sulle spalle, ma niente di concreto. Per fermare il flusso da Est, la Turchia avrà 6 miliardi, per fermare il flusso da Sud, la Libia avrà pochi spiccioli, forse perché paese disastrato, diviso, comandano tutti e nessuno. Di chi è la colpa, noi siamo stati anche se “Ob torto collo”, costretti, compartecipi dell’attacco, dovuto a brame petrolifere, alla Libia, spazzando via l’unica barriera. Gheddafi era il male estremo e maltrattava i migranti, oggi invece le richieste sono multiple, per varie gruppi di potere, li depredano, stuprano, forse peggio di prima Strano poi il ruolo delle ONG, perché tanto disponibili, interessate da andare incontro ai migranti entro il limite territoriale (vietato), quasi una gara, a chi porta in Italia più persone.