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Noli celebra sant’Eugenio con l’esposizione delle reliquie

Dal 7 al 10 luglio nella Concattedrale San Pietro

Noli. Termina oggi, lunedì 10 luglio, nella Concattedrale San Pietro,  l’esposizione alla venerazione dei fedeli delle reliquie del patrono sant’Eugenio. La traslazione dei sacri resti è avvenuta il 7 luglio scorso, alle ore 21, alla presenza delle autorità civili, la loro riposizione nell’urna posta nell’altare laterale avrà luogo stasera, 10 luglio,  alla stessa ora. La “quinta repubblica marinara” ha celebreto il vescovo africano, nella stessa parrocchiale, con la messa celebrata alle 11,00 da monsignor Calogero Marino, ieri, domenica 9 luglio.
Durante il regno nordafricano dei Vandali, popolo che si era convertito al Cristianesimo ma nella visione dell’eresia ariana – che, predicata dal presbitero berbero Ario, sosteneva la prevalenza in Cristo della natura umana, n.d.r. – la diocesi di Cartagine rimase a lungo vacante finché re Unnerico concesse agli abitanti di nominare il proprio vescovo. Fu eletto Eugenio, uomo pio e caritatevole, il quale dovette soffrire presto le persecuzioni degli eretici e del dispotico monarca. Nel febbraio 484 Unnerico convocò un concilio proprio a Cartagine, a cui chiamò tutti i vescovi africani confidando nella loro adesione all’arianesimo. Assieme a numerosi altri Eugenio ribadì la sua fedeltà all’ortodossia cristiana e subì le ire del sovrano: venne confinato a Turris Tamalleni (nei dintorni dell’attuale Kébili), sotto la sorveglianza dallo spietato Antonio, un vescovo eretico.

Con la morte di Unnerico nel dicembre 484 Eugenio poté tornare a Cartagine ma nel 496 l’ascesa al trono di Trasamondo portò altre persecuzioni. Eugenio fu nuovamente bandito e raggiunse quindi la Gallia, dove morì nel 505. Secondo un’altra tradizione, Eugenio concluse invece la sua esistenza in esilio sull’isola di Bergeggi, dove edificò una piccola chiesa. Si dice che le sue reliquie, successivamente traslate nella Chiesa San Paragorio, ricomparvero miracolosamente nel luogo di culto da lui fondato.

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