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ATTUALITÀ

Ognuno impari a essere un buon medico di se stesso

Già nel titolo credo sia compreso il senso di ciò che voglio dire non credendo certo di scoprire l’acqua calda, ma solo nel prendere atto di una tristissima realtà che stiamo tutti vivendo sulla nostra pelle.

Una realtà che i cittadini pagano con le loro tasse e vessati da mille gabelle con ricche trattenute dai loro miseri stipendi o pensioni, e che non dovrebbero né vivere né tanto meno accettare.

L’unica cosa positiva e giusta che dovremmo accettare sarebbe quella che, in caso di bisogno, la sanità pubblica dovrebbe essere in grado di darci immediatamente aiuto a sostegno e salvaguardia della nostra integrità.

Purtroppo così non è, inoltre l’attuale pandemia che stiamo vivendo dimostra chiaramente e ogni giorno che l’intero settore della sanità italiana fa acqua da tutte le parti; eppure c’è chi ha il coraggio e il fegato di dire che la nostra sanità sia la migliore d’Europa e forse la più efficiente del mondo.

Negazionisti siamo anche noi (oltre chi dice che il covid è frutto della mente dei virologi) quando neghiamo a ragion veduta che la sanità italiana sia ben gestita e credibile; di questa sanità sono da salvare solo i medici e gli infermieri che sulla loro pelle lavorano e si prodigano a tempo pieno per portare aiuto e assistenza alle migliaia di malati che, quotidianamente, vengono ricoverati in strutture ospedaliere zeppe fino all’inverosimile e carenti delle attrezzature mediche necessarie per permettere agli operatori di lavorare al meglio e in piena sicurezza personale.

Noi italiani siamo brava gente, capaci solo di lamentarci senza creare nessun grosso problema ed accettando passivamente una serie di normative mortificanti sotto tutti gli aspetti.

Non mi sono dimenticato certamente di tutti coloro che lavorano nel mondo dello scii: anche per loro sarà fame nera, non si poteva, con norme di sicurezza ben studiate, permettere di trascorrere una giornata sugli scii?

Noi in ogni caso, dobbiamo rispettare le norme.

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