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Presentata la tappa ligure di “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”

Arriva a Genova la campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO); la tappa, giunta al suo terzo appuntamento, ha inoltre ricevuto il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare sulle maculopatie, in particolare sulla Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) e sull’Edema Maculare Diabetico (DME), facendo emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, tra cui il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva; è sulla base di questi obiettivi che all’interno della campagna sono stati organizzati su tutto il territorio nazionale degli screening della vista gratuiti. Genova è una delle città coinvolte nell’iniziativa e gli appuntamenti si terranno  l’11 novembre presso il Teatro della Gioventù ed  il 18 novembre presso l’Associazione Bocciofila Genovese (Corso Monte Grappa, 130 r), messo a disposizione dalla  Federazione Italiana di Bocce, dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; durante le giornate tutta la popolazione potrà sottoporsi gratuitamente a una visita della vista di primo livello, eseguita da uno specialista, che includerà una scansione precisa della retina attraverso la tomografia a coerenza ottica (OCT).

“Questa campagna importante arriva a Genova ed è necessario fare prevenzione per la maculopatia”, dichiara il giornalista scientifico Federico Mereta, “ricordando che la salute della retina e della macula è importante per vivere bene. Lo screening è gratuito e aperto alla cittadinanza”.

Parole simili da parte dell’assessore regionale Angelo Gratarola :”Questa è un’iniziativa importante per una regione anziana come la nostra ma occorre invecchiare bene; le malattie sono presenti soprattutto negli over 65 e la silver economy deve crescere. E’necessario essere in salute per invecchiare bene; le malattie devono essere curate ed il contributo degli anziani alla società è importante ma le persone devono stare bene”.

“Lo slogan è importante e la campagna è bella”, afferma in un messaggio il consigliere regionale Brunello Brunetto, “ma è necessario portare alla ribalta le maculopatie, malattie degerative presenti soprattutto negli over 50 e, in misura più rara, tra i giovani. La diagnosi precoce può fare la differenza nella vita quotidiana e spero che queste giornate possano far conoscere maggiormente il tema”.

“La nostra è una regione longeva e la vecchiaia si allunga ma occorre viverla al meglio”, sottolinea Stefano Balleari, consigliere regionale, “adottando stili di vita consapevoli. La vista è importante e questa malattia è diffusa tra gli over 50; il miglioramento della qualità della vita va avanti ed in consiglio regionale abbiamo portato molti ordini del giorno su questo tema dimostrando che la regione è presente”.

“Il mio ruolo è fondamentale per il benessere dei genovesi”, commenta Luciano Grasso, health city manager del comune di Genova, “ma occorre collaborare con le strutture. Il tema è regionale ma è necessaria una partnership con le diverse realtà che permette di far vivere meglio le persone”.

“Porto i saluti del sindaco Bucci dicendo che per lui tutto ciò è importante essendo diabetico”, commenta l’assessore comunale ai servizi sociali Lorenza Rosso, “e l’health city manager è una figura fondamentale. Ringrazio Massimo Nicolò per cosa ha fatto quando era vicesindaco dicendo che la prevenzione è necessaria ed i temi legati all’inclusione permettono di prevenire la solitudine; occorre aderire alle iniziative gratuite come questa e fare visite preventive”.

“La situazione ligure è buona così come le strutture oftalmologiche”, ricorda il professor Carlo Traverso, direttore della clinica oculistica universitaria del San Martino, “e la diagnosi precoce permette il trattamento che blocca la malattia ed evita l’handicap. Nella nostra realtà facciamo circa 6000 iniezioni intravitreali all’anno e poi alcuni esami, attività che si aggiungono alla routine; è necessario portare tutto ciò fuori dalla sala operatoria per migliorare la chirurgia”.

“I numeri sono in crescita e le iniezioni sono importanti poichè periodiche”, prosegue  il responsabile del Centro Retina e Maculopatie Clinica Oculistica – Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Di.N.O.G.Mi., Università di Genova Massimo Nicolò, “ed il numero dei nuovi pazienti sta aumentando. Gli interventi precoci migliorano la vita dei pazienti diabetici che dopo le iniezioni intravitreali vengono inquadrati; ci sono vincoli per le cure e circa 1800 pazienti liguri diabetici da almeno 15 anni non fanno una visita oculistica presso una struttura pubblica. Lo screening è importante ma servirebbe curare chi ha più bisogno ricordando che le iniezioni intravitreali sono veloci e non portano dolore anche se possono fare impressione; la diagnosi precoce è fondamentale perchè nella prima fase della malattia non ci sono sintomi ed il paziente non sa di essere malato. I farmaci sono efficaci se usati precocemente ed il primo sintomo di questa malattia è la visione storta di una linea retta; per capire se si è malati è necessario fare la prova con un occhio alla volta poichè se la patologia è bilaterale si presenta in fasi diverse. Le terapie hanno fatto passi da gigante dilatando sempre di più i tempi di somministrazione dei farmaci”.

“Ringrazio le istituzioni dicendo che questa campagna, prima di arrivare qui, ha coinvolto Milano e Roma”, riprende Massimo Ligustro, presidente del Comitato Macula, “e nella nostra città sono presenti i loghi ed i patrocini delle istituzioni. Il legame paziente-ospedale-istituzioni è forte e lo screening permette di capire chi è malato; è altresì fondamentale parlare della malattia ricordando che la silver economy è importante perchè sugli anziani c’è un alto carico sociale ma per aiutare le famiglie occorre vedere bene. Tutto ciò è rilevante anche nel mondo del lavoro poichè l’età lavorativa è sempre più alta ed una buona vista permette di ottenere l’idoneità della patente per autisti e taxisti senza dimenticare il porto d’armi per le forze dell’ordine e l’uso del pc. L’ipovisione crea sofferenze e disagi ma vi sono due grandi problemi come l’accesso ad un farmaco che duri il più possibile e la riduzione dei costi attraverso l’uso di ambulatori sicuri; lo screening è gratuito e ci si può presentare presso il Teatro della Gioventù di Via Cesarea l’11 novembre ed il 18 alla Bocciofila di Corso Montegrappa. L’esame è veloce essendo praticamente una tac dell’occhio, non prevede l’uso di farmaci e chi sarà trovato positivo inizierà immediatamente il percorso; se questa malattia viene diagnosticata in tempo influisce poco sulla vita delle persone ma se trascurata crea problemi anche sul lavoro”.

“Lo screening è necessario ma occorre farlo in maniera più selettiva”, afferma Assia Andrao, presidente Retina Italia odv, “spiegando cosa è la malattia. La maculopatia è una degenerazione progressiva ed irreversibile per cui è fondamentale aderire alla terapia accettando la realtà; è necessario divulgare il problema arrivando alle persone. La presa in carico deve essere fatta ricordando che tutto ciò ha un grande impatto psicologico ed i disabili visivi hanno un alto tasso di suicidio; se una persona anziana non è autonoma è soggetta alla depressione ed il caregiver deve fare accettare la malattia. E’importante curarsi ricordando che queste patologie non sono croniche ma serve un’assistenza adeguata”.

“Sono stati fatti progressi enormi per quanto riguarda le cure”, dichiara il dottor Nicolò, “e l’aderenza alle terapie è fondamentale ricordando che la cronicità nell’oculistica è in crescita. Lo screening e la presa in carico sono valori aggiunti ma occorre continuare così”.

“La telemedicina può fare la differenza per i pazienti diabetici che effettuano una fotografia della retina; se c’è qualcosa che non va si è richiamati e tutto ciò è importante per la prevenzione”, conclude il professor Traverso.

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