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REGIONE

Presentata la terza edizione di “TavoleDOC – L’anima e il gusto della Liguria”

Riunendo la migliore ristorazione delle quattro province liguri, Multiverso Edizioni realizza la terza edizione della guida TavoleDoc Liguria che rappresenta una scommessa: quella sul territorio ligure e su chi quotidianamente investe le proprie energie per trasformare le materie prime in prodotti prelibati. La nuova edizione pone le basi per il suo successo presentando diverse novità; prima fra tutte, il cospicuo aumento dei ristoranti aderenti: 50 in guida quest’anno, ben 18 in più rispetto all’edizione precedente, le nuove insegne partecipanti arricchiscono l’offerta permettendo una distribuzione più omogenea per provincia e una panoramica più ricca sulla ristorazione ligure di qualità. L’aumento dei ristoranti aderenti è inoltre testimonianza dell’entusiasmo rispetto all’iniziativa TavoleDoc e alla capacità di cooperare in nome della passione per l’alta cucina per dare valore ed autorevolezza ad una tradizione enogastronomica condivisa. La terza edizione si fregia del Patrocinio della Regione Liguria, un riconoscimento importante che simboleggia l’unione di intenti nella valorizzazione delle ricchezze che questo splendido territorio offre.

“Questo è un bel territorio che ci regala grandi soddisfazioni”, dichiara Petra Cucci, una degli editori di TavoleDoc, “e la guida che presentiamo ha il patrocinio della regione valorizzando il cibo ligure. Il progetto è la somma degli insegnamenti che ricevo e permette di dare valore alla buona cucina”.

Stessa soddisfazione da parte del direttore editoriale di TavoleDoc Elio Ghisalberti :”Questa idea nasce nel 2018 ed è importante che vi sia una grande adesione; la guida è uno strumento che ha in sè un’iniziativa importante aumentando i numeri dei locali coinvolti passando da 32 a 50. Il progetto nasce con la guida delle diverse associazioni ma conosco Gambero Rosso e l’evoluzione del settore; la Liguria risponde bene alla nostra filosofia ed è una bella idea rappresentare il territorio attraverso la cucina ed i ristoratori che diventano protagonisti di sè stessi. Quella di coinvolgere il settore enogastronomico è una buona idea e nonostante la fatica siamo contenti di avere ben 50 ristoranti; i ristoratori scelgono le tavole che meritano di entrare nel progetto di cucina ideale che deve essere buona e sana ma anche rappresentare il territorio. Anche la terza edizione, quindi, propone l’iniziativa Menu TavoleDoc: due periodi di tempo, in particolare dal 1 aprile al 30 maggio e dal 1 settembre al 30 ottobre, in cui sfruttare i menu fissi dei ristoranti aderenti che quest’anno hanno scelto tra le fasce di prezzo di 45€ – 60€ e 90€; la quota comprende anche il vino valorizzando così le etichette di piccoli produttori. Spero e penso che il progetto prosegua allargando il numero dei ristoranti e delle utenze”.

“Ho lavorato con Gualtiero Marchese che dice che non esiste la cucina italiana ma le cucine italiane”, afferma Mario Cucci, primo autore del progetto, “e partiamo con progetti dedicati alle cucine regionali che hanno avuto grande successo. Il settore dei vini ha fatto passi da gigante così come la ristorazione e la Guida Michelin dice che la cucina ligure ha troppa tecnica ed il progetto TavoleDoc parte dal territorio e dai suoi prodotti. E’fondamentale una buona lavorazione dei prodotti rispettandoli e siamo orgogliosi di rappresentare la cucina ligure nel mondo; la prima edizione nasce nel 2019 ed ha avuto grande successo con la presenza di 32 ristoranti. L’edizione numero uno della guida è stata il frutto di una riunione per deciderne le modalità e sono convinto che il progetto Menu TavoleDoc è un’ottima idea per rilanciare le attività”.

“Siamo stati contattati nel 2018 per la guida del 2019”, commenta il ristoratore Stefano Torre, “e la pandemia è stata per noi un grosso colpo. Abbiamo passato momenti difficili a causa della riduzione dei tavoli, della possibilità di mangiare solamente all’aperto e della modalità di asporto; quelle coinvolte sono 50 realtà bellissime che sono state riunite. Il valore aggiunto è il patrocinio della regione ed il referente di zona è una figura importante e le materie prime come olio e vino sono fondamentali; ogni piatto ha la sua storia ed ha in sè più espressioni di una cucina regionale”.

“Conosco i ristoranti e questo è un evento importante”, ricorda l’assessore regionale al turismo Gianni Berrino, “ed ogni realtà ha una particolare attenzione  verso i prodotti tipici ed il bere. I turisti vengono in Liguria per mangiare e bere bene ed i nostri prodotti tipici danno ai turisti il 40% di possibilità di tornare; ringrazio i ristoratori e tutti coloro che hanno realizzato la guida”.

“Il sito ha in sè le schede dei ristoranti aggiornate e siamo presenti sui social come Facebook ed Instagram; tra i nostri obiettivi vi è quello di esportare il nostro modello di lavoro”, conclude la responsabile del progetto.

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