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Presentata l’edizione numero 15 del Festival Teatrale dell’Acquedotto

Tocca quota 15 il Festival Teatrale dell’Acquedotto, organizzato dal Teatro dell’Ortica, che quest’anno mette al centro del suo palinsesto “Panta rei, la cultura che scorre”; la rassegna attraverserà i luoghi e i territori della Valbisagno, storicamente legati alla presenza dell’acquedotto genovese che, ancora oggi, racconta una storia secolare. Una sinergia che porta il teatro nel territorio e che animerà la città tra giugno e luglio con una serie di spettacoli pensati per grandi e piccini.

“Questo è un luogo unico ed antico ed in 15 edizioni il festival ha visto tanti cambiamenti”, dichiara la consigliera comunale Barbara Grosso, “e l’acquedotto è diventato un luogo molto frequentato in seguito alle prime aperture post pandemia. Il teatro unisce i luoghi ed il Teatro dell’Ortica crea momenti di aggregazione importanti; l’amministrazione comunale c’è e ringrazio gli sponsor. L’acquedotto è una location del cuore perchè ha in sè la storia della città che ha una cultura stratificata e racconta il periodo in cui è stato costruito senza dimenticare l’urbanizzazione diffusa; è bello vivere questo posto in modo diverso e gli spettacoli per grandi e piccoli valorizzano una parte di città poco conosciuta che ha tanto da raccontare. E’fondamentale valorizzare questi luoghi facendo rete”.

Stessa soddisfazione da parte dell’assessore comunale al marketing territoriale Francesca Corso :”Siamo arrivati all’edizione numero 15 di un festival eterogeneo che permette di conoscere luoghi della città ancora poco conosciuti; è fondamentale unire tutte le zone di Genova e avremo anche tre date a Villa Bombrini. Spero che la manifestazione cresca affinchè si possano conoscere altre zone della città; sono molteplici i municipi coinvolti e tutto ciò permette di scoprire zone ancora poco valorizzate ma con grandi potenzialità per quanto riguarda l’arte, la cultura ed il marketing territoriale”.

“L’acquedotto si trova in un luogo che deve essere valorizzato”, sottolinea l’assessore alla cultura del Municipio IV Media Val Bisagno Angela Villani, “e siamo contenti del fatto che il festival si svolga quasi tutto nel nostro municipio. L’Abbazia di San Siro è molto bella ma non dobbiamo dimenticare il Punto Coop di Piazza Bligny, l’auditorium vicino alla biblioteca ed altre bellissime location; ci saranno anche eventi presso altri municipi e spero che la gente possa assistervi. E’bello poter portare la cultura fuori dalle strutture classiche ma anche studiare le cose avendo la possibilità di vederle”.

“La rassegna inizia con lo spettacolo Il Brutto Anatroccolo, una sorta di fiaba metaforica”, afferma Mirco Bonomi, presidente del Teatro dell’Ortica e direttore artistico, “mentre l’11 giugno sarà la volta di Un Mare senza Plastica. Il 17 andrà in scena La Grande Bugia a cura dell’associazione di Finale Ligure Baba Jaga mentre il 18 sarà la volta di Alta Carica, spettacolo per bambini realizzato in collaborazione con Iren dal significato metaforico; a Villa Bombrini avremo importanti spettacoli poichè è necessario portare il teatro in periferia. Il 18 luglio avremo lì Lear e il Suo Matto mentre il 25 sarà la volta di un bellissimo spettacolo di Shakespeare ed il 22 andrà in scena una rappresentazione dedicata al reporter Gioan Brera, personaggio particolare che ha raccontato sia la storia che lo sport; il 14 luglio andrà in scena uno spettacolo che racconta la storia di Maria Callas, molto importante dal punto di vista della musica e del gossip mentre il 15 luglio Elisa Occhini parlerà di famiglia e coltivazioni. Il 21 luglio avremo uno spettacolo di Shakespeare mentre il 5 andrà in scena un testo controverso dedicato alla storia di Enrico Mattei, figura considerata eretica; l’evento funziona poichè è coinvolto un luogo bello che va valorizzato ed è fondamentale portare il teatro dove non arriva riscoprendo la storia e la geografia. Dal 10 al 18 giugno si terranno gli spettacoli dell’Acquedottino dei Bambini per avere, in seguito, due rappresentazioni a Staglieno, tre dedicate a Shakespeare, cinque spettacoli presso l’Auditorium Municipale di Molassana, uno spettacolo al punto d’incontro Coop senza dimenticare Villa Bombrini; tutti gli spettacoli sono gratuiti ed avremo compagnie provenienti anche da Torino e Milano”.

“E’fondamentale valorizzare i monumenti di Staglieno ricordando che Anna Solaro è sepolta nel semi-circolare”, prosegue Mauro Pirovano, attore e direttore artistico insieme a Bonomi del Teatro dell’Ortica, “senza dimenticare l’installazione fotografica di Claudia Torello. Le stondaiate sono fondamentali perchè si arriva ai forti e l’appuntamento del 9 luglio è molto importante poichè si parlerà di giochi antichi; quest’anno, con coraggio, torniamo in centro e andiamo da Villetta Di Negro a Villa Gruber attraverso via dell’Acquedotto rendendo la cultura, in un certo senso, potabile. Ritorneremo a Staglieno domenica 30 luglio alle ore 17.30 con Constance Lloyd: l’incontro; l’acqua è importante perchè le fontane genovesi sono alimentate dall’acquedotto così come la cultura in movimento ricordando che l’acquedotto arrivava fino al molo. La presenza costante di questa infrastruttura nella vita dei genovesi che si mimetizza nella vita cittadina fa sì che arriviamo al molo per vedere dove si mimetizza l’acquedotto che deve essere valorizzato”.

“Questo importante evento unisce cultura e territorio ed è fondamentale valorizzare la nostra tradizione potenziando le strutture irrigue; le stondaiate sono importanti e spero ci saranno molte persone. Il tema del festival è legato alle mie deleghe e la biodiversità della regione deve essere valorizzata”, conclude l’assessore regionale all’agricoltura e al marketing territoriale Alessandro Piana.

 

Per informazioni sugli spettacoli : https://www.teatrortica.it/festival-dellacquedotto/

 

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