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Presentata l’edizione numero 15 di “Segrete. Tracce di Memoria”

Taglia il traguardo della 15esima edizione Segrete-Tracce di Memoria, rassegna d’Arte contemporanea dedicata al ricordo della Shoah che ha il suo apice, come da tradizione, nella mostra che si è aperta oggi all’interno delle antiche celle della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale a Genova.

“Siamo giunti all’edizione numero 15 di una delle rassegne più longeve sul tema”, dichiara la curatrice Virginia Monteverde, “e le opere trasmettono messaggi che arrivano al cuore. Sono sette gli artisti che espongono nelle celle ed arrivano da tutto il mondo; abbiamo progetti di arte visiva, musica e dibattiti come quello che si è tenuto il 20 gennaio presso la Biblioteca Universitaria molto importante per i giovani che hanno avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze di un ex deportato. Il 22 gennaio si terrà, presso Casa Luzzati, un laboratorio artistico per adulti e bambini ma voglio ricordare due eventi che si terranno fuori Genova, precisamente a Milano; abbiamo avviato una collaborazione con la Casa della Memoria presso il comune di Milano in cui hanno la loro sede sia l’ANPI che l’ANED. Qui si potranno vedere due video intitolati I Bambini di Roman e Dal diario di Etty Hillesum in collaborazione con l’ANPI di Borghetto Lodigiano; il 29 gennaio, presso la Casa dello Studente di Genova, sede della Gestapo dal 1943 al 1945, sarà raccontata la storia dei coniugi Scappini ricordando che lei perse il figlio che aspettava a causa delle torture mentre lui ricevette la resa dei tedeschi. Il 31 gennaio, a Milano presso il binario 21, sarà la volta di una performance musicale mentre il 3 febbraio alla Torre Grimaldina di Palazzo Ducale ci sarà una rassegna di poesia con molteplici spunti”.

Stessa soddisfazione da parte di Gloria Lavagnini, curatrice del Progetto Giovani :”Lavoro sull’identità; in questa tragedia il singolo si perde tra la massa e resta in disparte nel valore del potere”.

“La mostra è simile agli scorsi anni ma cambia il percorso tra le celle; la mostra si tiene presso le prigioni di Palazzo Ducale con sette artisti provenienti da realtà diverse come Argentina, Germania, New York, Francia, Croazia ed Italia. Ognuno ha visitato le celle prima di esporre poichè è fondamentale sentire la memoria; questo è un percorso incredibile per un momento difficile a causa della guerra in Ucraina ed ho chiesto agli artisti delle 14 edizioni precedenti di realizzare un disegno NO WAR tutti visibili all’inizio del percorso. Tutto ciò ha in sè un messaggio forte ma la rassegna deve andare avanti così”, conclude Virginia Monteverde.

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