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ATTUALITÀ

Presentato a Savona “Sci e Disabilità”

“A Savona manca la neve ma i campionati europei paralimpici sono stati un evento importante per la nostra città”, ha dichiarato l’assessore allo sport del comune di Savona Maurizio Scaramuzza durante la presentazione del corso di specializzazione per insegnare lo sci ai diversamente abili dedicato ai maestri di sci, “e voglio ricordare che l’amministrazione è disponibile a collaborare per la realizzazione di eventi dedicati a persone con disabilità. Uno degli obiettivi di queste iniziative è quello di spingere i portatori di handicap ad uscire di casa e voglio ringraziare la Fondazione De Mari che ha finanziato totalmente il progetto”.
Stessa soddisfazione da parte di Alberto Magi, presidente del Collegio Maestri di Sci della Liguria :”Questo è un progetto importante e formiamo professionisti per lo sci alpino e lo snowboard mentre non facciamo questo servizio per lo sci di fondo perchè abbiamo avuto poche richieste. Il progetto è stato integralmente finanziato dalla Fondazione De Mari e per gli iscritti è totalmente gratuito. Progetti di questo genere sono già stati realizzato altrove riscuotendo molto successo ed i liguri praticano molto gli sport sulla neve recandosi nelle località limitrofe. Il corso avrà una durata di 90 giorni per spiegare ai professionisti le tecniche necessarie ad insegnare lo sci ai portatori di handicap che potranno vivere la montagna nel miglior modo possibile”.
“Ringrazio il Collegio Maestri di Sci della Liguria”, sottolinea Federico Delfino, presidente della Fondazione De Mari, “e questo progetto incarna molti aspetti importanti per la Fondazione come la creazione di una società più inclusiva ed una collaborazione importante con il territorio con il rilancio dell’outdoor. La fondazione raccoglie imput dalle associazioni di volontariato e dal terzo settore e questa è una vera innovazione per i maestri di sci. L’esperienza sarà per loro un valore aggiunto e spero che si potranno creare nuovi campioni. Questo progetto è anche importante per i portatori di handicap perchè lo sport migliora la loro salute fisica e voglio ricordare che la fondazione ha contribuito al progetto con 5000 euro”.
“Siamo operativi dal 2012”, ha evidenziato Federico Repetto, presidente dell’associazione “Discesa Liberi”, “e siamo molto soddisfatti di questa iniziativa perchè permette una vera e propria apertura mentale verso i diversamente abili che non solo solamente quelli sulla sedia a rotelle ma anche non vedenti, ipovedenti e disabili mentali. Siamo presenti soprattutto a Prato Nevoso ed abbiamo l’attrezzatura per aiutare tutti coloro che si rivolgono a noi”.
“Scio, sono medico e faccio corsi di formazione”, ha messo in evidenza Silvia Di Stefano, atleta paralimpica, “e l’attività fisica è molto importante perchè dona ai portatori di handicap un benessere psicofisico. Molti hanno paura della disabilità e ciò è più difficile per un disabile diventato tale dopo un incidente o una malattia”.
“I giochi europei paralimpici sono stati molto importanti per la nostra città”, dichiara con soddisfazione il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, “ed occorrono progetti tra i giovani ed i bambini per integrare ed accogliere nel migliore dei modi i diversamente abili. Gli atleti con handicap insegnano che le difficoltà possono essere superate e l’amministrazione crede fortemente in questi progetti di integrazione”.
“Questo lavoro è molto importante ed abbiamo bisogno di far uscire i portatori di handicap da casa”, sottolinea il delegato del comitato italiano paralimpico, “e la sinergia con le varie realtà è necessaria allo sviluppo di questa realtà e da agosto 2016 siamo dotati di personalità giuridica”.
“Abbiamo investito molto per l’accessibilità”, ha ricordato il responsabile del progetto per Prato Nevoso, “e sono stai formati i maestri di sci, i gestori degli impianti, i poliziotti ed i membri del soccorso alpino. Nel 2014 abbiamo ospitato i campionati italiani ed è stato un vero successo”.
“Il progetto ha avuto fin da subito la nostra approvazione”, ha messo in evidenza Paolo Palmieri, responsabile di Artesina, “e nei nostri impianti i portatori di handicap con invalidità superiore al 50% hanno lo skipass completamente gratis”.
“Questo corso non dve’essere sottovalutato”, ha ricordato una ragazza che ha già seguito il corso, “anche perchè è diverso da un corso che si segue per insegnare la disciplina ai normodotati. Vi sono maggiori difficoltà con i portatori di handicap fisici che relazionali ed ognuno è diverso dall’altro”.
“Aiutiamo i non vedenti di Torino e molti vanno a Prato Nevoso perchè vi è una corsia riservata ai portatori di handicap. Chiunque può iscriversi all’associazione e diamo un tesserino per la gratuità del pass e seguiamo circa 200 persone fornendo loro gratuitamente tutta l’attrezzatura necessaria. La sensibilizzazione è molto importante e tra i nostri volontari molti sono medici. Abbiamo anche fatto gare con diversamente abili e normodotati molto belle da vedere ed abbiamo notato che i diversamente abili andavano più forte dei loro colleghi cosiddetti normali”, conclude Lorenzo Repetto.

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