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ATTUALITÀREGIONE

Presentato il progetto del nuovo rigassificatore della regione Liguria

Il rigassificatore offshore previsto nel Mar Ligure sarà posizionato 4 chilometri al largo dalla costa dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Savona; la condotta subacquea sbarcherà a Vado, Cairo Montenotte e Altare, verso il Nord Italia. Soddisferà il 7% del fabbisogno di gas nazionale; l’attivazione dell’impianto è prevista nel secondo semestre 2026 in vece del rigassificatore di Piombino.

“Ringrazio l’amministratore delegato di Snam dicendo che a breve avverrà la nomina del Commissario Straordinario per l’Attuazione del Piano Energetico per il posizionamento della nave di rigassificazione presso lo specchio d’acqua del Mar Ligure Occidentale ad opera del Presidente della regione”, dichiara Giovanni Toti, “e Snam ha presentato istanza. Il percorso sarà di 200 giorni al massimo e ci sarà un ente che rilascerà il permesso definitivo per installare tutto; la costruzione della struttura commissariale sarà composta di diversi soggetti in ambito regionale tra cui l’Autorità Portuale ed i Vigili del Fuoco che faranno un progetto che prevede, dopo essere stato analizzato, il rilascio dell’autorizzazione. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione con il Ministro Picchetto e approfondiremo insieme le competenze che mi restano; l’istanza di Snam ha permesso di avviare il percorso per il posizionamento della nave ricordando che l’imbarcazione presente presso la banchina di Piombino è attiva dalla prima settimana di luglio mentre in Liguria questo avverrà nel secondo semestre del 2026. La nave risponderà al 7% del fabbisogno nazionale ed il piano mette in sicurezza il nostro Paese da crisi energetiche; la nave off shore sarà posizionata a 4 chilometri dalle coste liguri in un’area già prevista senza dimenticare la zona dedicata al traffico marittimo dei nostri porti. L’area coinvolta toccherà lo specchio di mare tra Cairo Montenotte, Quiliano e Savona fino al confine orientale di Vado Ligure e la nave sarà collegata a terra da una condotta che sbarca a Vado; abbiamo preparato il sito del commissario nel portale della regione ed i sindaci dei comuni coinvolti verranno convocati per far parte di un tavolo che serve per discutere delle opere compensative e dei lavori di accompagnamento tradizionali. A Vado Ligure sono già presenti sia la piattaforma Maersk che i cassoni ma metteremo insieme il pacchetto di richieste e lavoreremo con il Governo”.

Parole simili da parte dell’ad di Snam Stefano Venier :”Ringrazio il presidente Toti dicendo che oggi si discute delle istanze presentate e dell’importanza delle infrastrutture; la nave garantisce la diversificazione delle fonti e lavora per la sicurezza energetica. Il primo provvedimento governativo dopo lo scoppio della guerra è stato quello di chiederci di acquistare due navi per dieci miliardi di metri cubi all’anno, corrispondenti al 14% dei consumi del Paese; il ruolo dell’imbarcazione è importante e la sua capacità è stata tutta venduta per i prossimi 20 anni lavorando al 100% a Piombino per spostarsi nell’alto Adriatico dove lavorerà al massimo per i prossimi 17 anni. Questa è un’infrastruttura utile per la sicurezza del Paese e la nave, nuova e moderna, è la chiave per la tranquillità nel futuro; il primo carico è stato ricevuto la prima settimana di luglio ed il sistema adottato qui sarà simile a quello di Livorno. Avremo una boa galleggiante e la nave aggancerà questa boa con una condotta che approda alla costa; il tutto si allaccia al metanodotto nazionale e in Toscana l’attività è iniziata il 1 luglio dopo l’installazione avvenuta a fine marzo. Nel nord della Germania hanno comprato ben cinque di queste navi ma in Italia ci sono pochi porti adatti per quest’attività; il punto di allaccio è una sorta di piccola stazione e quest’attività, che esiste da decenni, è sicura. Il rigassificatore che avremo in Liguria è simile a quello di Livorno e praticamente uguale a quello di Ravenna ma tutto ciò è un sistema articolato che risponde alle esigenze dei consumi del Paese; ci vorranno all’incirca due anni di lavori per realizzare la torretta, l’aggancio ed i lavori sulla nave ricordando che la condotta di Ravenna è lunga circa 33 chilometri”.

“Per le compensazioni siamo in trattativa con il Governo e Vado Ligure, Cairo Montenotte, Carcare, Altare e Quiliano sono i comuni coinvolti; ci attacchiamo alla rete nazionale e la nave arriva con il gas. Avremo ben 100 milioni di metri cubi e la nave attraccherà, scaricherà il gas in 48 ore, si sgancerà e nei 5-6 giorni successivi metterà il gas; voglio ricordare che praticamente ogni edificio ha sotto di sè i tubi del gas e questo sistema è assolutamente sicuro”, conclude il presidente Toti.

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