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Quiliano, presentato il progetto dell’associazione Và Sentiero

E’ stato illustrato, alla presenza del sindaco Nicola Isetta, dell’assessore all’outdoor Cinzia Pennestri e di numerosi cittadini, il progetto dell’associazione Và Sentiero : il percorso del Sentiero Italia del CAI (Club Alpino Italiano).

“I ragazzi dell’associazione Và Sentiero percorrono il Sentiero Italia del CAI”, ha dichiarato l’assessore Pennestri, “che è uno dei più lunghi al mondo e, una volta arrivati in Liguria, sono passati da qui. Siamo felici di averli qui anche perchè, grazie alla loro esperienza, possiamo sviluppare il turismo in ogni settore, dall’outdoor al turismo esperienziale”.

Stessa soddisfazione da parte del primo cittadino :”Ringrazio i ragazzi dell’associazione dicendo loro che stanno vivendo questa avventura con lo spirito giusto poichè occorre creare una cultura di vita trasmettendo un importante messaggio : il territorio si può vivere così come le strutture presenti sull’Alta Via dei Monti Liguri. Questo gruppo ha testato il percorso con tutte le criticità e le potenzialità che ne derivano e la collaborazione con le aziende del territorio è stata molto importante; a tal senso ringrazio l’azienda di vini Turco per la sponsorizzazione. Quest’avventura è per noi un punto di partenza per la creazione di progetti con i comuni vicini ed il Colle di Cadibona è un elemento importante poichè situato in un punto strategico per la promozione turistica. Il comune ha creato le migliori condizioni per l’accoglienza di questi giovani così come l’ospitalità collaborando con le associazioni”.

Và Sentiero nasce per la scoperta del Sentiero Italia”, afferma il presidente dell’associazione, “e circa tre anni fa, nel 2016, ho scoperto il sentiero. Sono rimasto incuriosito ed ho approfondito scoprendo che questo percorso, lungo circa 7000 km, offre una visione importante del nostro paese. Siamo partiti da Muggia, in Friuli Venezia Giulia, ed arriveremo a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, toccando tutte le regioni italiane ed attraversando piccoli borghi. Le montagne conservano una sorta di scrigno delle tradizioni ed usiamo il sentiero per raccontare le diverse zone e promuoverle”.

“Abbiamo condiviso la scoperta e sviluppato l’idea creando l’associazione per un impatto sociale più ampio”, sottolinea Sara, membro dell’associazione, “ed in seguito abbiamo percorso il sentiero raccontandolo. Abbiamo raccolto informazioni per la realizzazione di una mappa poichè vogliamo promuovere il sentiero in questione e la montagna in generale per il turismo. Abbiamo lavorato per fare rete e creare un supporto al progetto con patrocini, sponsor e finanziamenti e prima di partire abbiamo creato una raccolta fondi online con un obiettivo specifico e, una volta raggiunto, a maggio 2019 siamo partiti. Prima di partire temevo le ostilità ma ho trovato molta accoglienza ed il bilancio è molto positivo; la voglia di raccontare il territorio ed il passato è molto grande”.

“Il progetto è iniziato il primo maggio”, evidenzia Giacomo, membro dell’associazione, “ed il 1 dicembre saremo a Visso, nelle Marche, dopodichè ci prenderemo 3-4 mesi di pausa e ad aprile partiremo per la seconda parte del viaggio. La parola chiave dell’esperienza è condivisione, sia virtuale che fisica, ed abbiamo quindi creato un sito, https://vasentiero.org/, in cui presentiamo il progetto. Siamo presenti anche sui social come Facebook ed Instagram senza dimenticare YouTube, e voglio dire che una parte importante del progetto è conoscere gente nuova e realizzare eventi per far conoscere la nostra associazione, il sentiero ed il nostro progetto. Sul sito è presente anche la sezione cammina con noi per tutti coloro che desiderano unirsi a noi per una o più tappe”.

“Nel nostro percorso abbiamo potuto vedere il cambiamento climatico e le stagioni alterate”, riprende il presidente dell’associazione, “e sono convinto che occorre dare una cultura di montagna che precede un trasferimento verso l’alto; per vivere al meglio la montagna occorre limitare i trasporti privati fornendo una rete adeguata di mezzi pubblici ed infrastrutture funzionali”.

“I terrazzamenti mi hanno colpito molto ed ho vissuto situazioni sempre diverse ed ho notato che chi cammina con noi spesso ritorna. Sul sentiero la segnaletica è abbastanza buona ma raramente è segnalato che si sta percorrendo il Sentiero Italia”, conclude uno dei membri dell’associazione.

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