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CULTURA

Sandro Pertini, il presidente più amato dagli Italiani

di Pino Rosso

Mi potete fare qualsiasi domanda, anche indiscreta, mi chiamo Pertini. E’ il Predidente della Repubblica più amato dagli Italiani, schietto, interventista, rispettoso delle regole. Il suo settenato lo si può definire come una ricerca coronata da successo per un rapporto diretto tra Presidente della Repubblica e Popolo Il Quirinale diventa una casa aperta specie a studenti Nato a Stella S. Giovanni(SV) il 25/9/1896, gli viene imposto il nome di Alessandro Giuseppe Antonio, detto Sandro, sarà avvocato,giornalista,partigiano politico                                                                                                                            di lungo corso.  E’ un Ligure verace,  ammette di avere un brutto carattere ma non nasconde nulla, era un impulsivo, ma si controllava reggendo sempre la sua pipa, dorme da 4/5 ore per notte. Si insedia l’8/6/78 subito dopo Il Presidente Leone, è il 7° Presidente della Repubblica. Non ha paura di niente, è l’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto per affrontare i gravi porblemi del momento. Ha retto in momenti difficili, era temperato, aveva vissuto due guierre, tenendo il timone ben saldo durante il terrorismo l’uccisione dell’on. Moro, il terremoro in Irpinia, la P2, i Mondiali di calcio 1982 in Spagna. Ha cambiato lo stile del Palazzo, del Quirinale. A raccontarlo sono:  il segretario generale Maccanico, Giulio Andreotti, Giorgio Napolitano. La sua partecipazione alla resistenza antifascista fu molto significativa. Socialista,subì pesanti condanne: al carcere, all’esilio,al  confino dal regime italiano, a morte dalle SS Riesce a fuggire da Regina Coeli insieme a Saragat. Significativa la risposta data alla madre che aveva chiesto per lui prigioniero la grazia “mi spiace, non firmo, se mi liberarssero tornerei a fare le stesso cose.  “Significativa la dichiarazione di Nenni “sono rammaricato per il suo arresto,ma sono sicuro che lui non parlerà”. Non era un uomo di partito anzi nel Psi aveva sempre contato poco, ma aveva credibilità presso tutti i partiti compresa l’estrema destra, infatti nel 22/5/88 rende omaggio alla salma di Almirante a riconoscere il valore e la correttezza morale. Sotto la presidenza di Pertini il 1° governo non Democristiano, infatti designa on Spadolin, stesso criterio per nominare l’on Craxi, uomo che non amava, ma in grado di dare stabilità al governo. Durante il terrorismo si comportò con fermezza, senza paura di ritorsioni per la sua  persona. La partecipazione a Genova ai funerali del sindacalista Guido Rossa è una testimonianza contro di loro e dopo il funerale, pur sconsigliato, vuol incontrare i “camalli” (termine dialettale genovese di orgine araba per indicatre gli scaricatori di navi) e disse “ non sono qui come Presidente della Repubblica, ma come il Compagno Partigiano Pertini. Fu vicino al Sindaco di Bologna dopo la strage Come Partigano condanna sia il terrorismo rosso che nero (uno legato a Est, l’altro collegato ad alcune frange dello  Stato). Ha anche molte affinità di comportamento e profonda amicizia con Papa Woitila. Nel 1983 volle essere, per la festa delle forze armate, vicino al nostro contingente nella prima missione di pace in Libano.                                                                                                Sicuramente la più bella e festosa occasione fu il 12/7/82 in occasione della vittoria ai mondiali di calcio in Spagna Entusiastico il viaggio di ritorno in aereo con i giocatori, giocano anche a carte(scopone).                                                                                                                           Il Presidente Partigiano “ Berto” già medaglia d’argento al valor militare quale ufficiale dei mitraglieri  nel 1917 e medaglia d’oro al valor militare nella Resistenza nel 1944, muore a Roma il 24/2/90. Le sue spoglie riposano nella natia Stella

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