Dopo l’incontro con il Prefetto è stato riferito ai presenti quanto detto durante la riunione:
“Abbiamo esposto al Prefetto quelle che sono le nostre problematiche, gli abbiamo fatto delle domande e e ci ha dato risposte: gli abbiamo chiesto per quale motivo non possiamo lavorare”.
“Il Prefetto ha ascoltato il nostro grido di dolore, i problemi che ci stanno affliggendo oggi, nello specifico gli abbiamo sottoposto alcuni documenti, la situazione che si è venuta a creare per via dell’allegato 23 dove c’è una serie di attività e aziende che possono aprire ma in questa lista non c’è spazio per i mercati settimanali…i mercati devono essere distinti: ci sono i mercato annonari, i mercati chiusi e quelli settimanali che svolgono le loro attività all’aperto.
…E’ stato chiesto che vorremmo, anche a livello nazionale, modificare quella che è la dicitura e la chiusura dei mercati in zona rossa, perchè i mercati secondo noi devono essere distinti fra di loro…
…All’aperto la trasmissione del virus è molto più lenta rispetto all’ambiente chiuso, la sicurezza dei mercati è eloquente.
Il Prefetto è stato molto attento e si è dedicato a noi e anzi ci ha fatto molte domande”.