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CRONACA

Savona chiede le ronde di “sicurezza”

Centro cittadino. Domenica. Una domenica come tante. Mi aggiro sotto i portici di via Paleocapa. Un senzatetto dorme rumorosamente sotto una coperta, davanti ad una serranda chiusa. Altri, chiedono questua in altre sistemazioni. Giornata bigia. Minacciose le nuvole. La nave ormeggiata, tutta bianca, che pare il prolungamento della via principale, torretta Leon Pancaldo compresa. I turisti si affollano davanti alle vetrine di quei pochi negozi aperti, soprattutto quelli di souvenir (made in India o Cina). I nostri bellissimi manufatti di ceramica, non vengono nemmeno esposti. Pochi bar aperti. Ma questa è un’altra storia. Mi addentro nei vicoli di via Pia, nel centro storico, passo davanti alla cattedrale, alla Cappella Sistina. Fortunatamente qualcuno ha letto, sulle nostre pagine, che Savona non è solo mare. Sono in corso Italia, cuore pulsante. Molta gente. Ma, purtroppo, anche alcuni loschi figuri che seguono il movimento dei passanti, soprattutto i turisti. Ma c’è qualcosa che manca! Come un vuoto cittadino che prima riempiva le vie. Ecco! Ci sono! Mancano le ronde di sicurezza. Le pattuglie di Carabinieri, Polizia, Polizia Urbana. Quelli a cui ti rivolgi anche solo per una piccola informazione. Niente. Nessuno. Non credo sia questione di tempismo (mentre io sono di qua, loro sono di là), se io mi fermo, prima o poi passano. Invece nulla. Con la vecchia amministrazione comunale, ricordo che con le navi attraccare, il pattugliamento antiscippo veniva intensificato. Ogni cittadina turistica e lungimirante, aumenta la sicurezza, anche per l’immagine che vuole dare, mentre Savona, nonostante poche ore prima, proprio nel centro storico, a poche centinaia di metri dal palazzo comunale e dal porto, si sia consumato un arresto, con ferimento del fuorilegge, ad opera delle forze dell’ordine, rimane alla mercé di questi ombrosi individui.

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