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ECONOMIA

Savona e Liguria male nella spesa in ricerca e sviluppo

L’innovazione, in Italia, ma anche in Europa passa soprattutto per Milano, che con oltre 13 mila attività (+1,7% in un anno) si conferma prima in Italia anche nel 2016, precedendo di poco Roma. E le imprese lombarde, nel loro insieme, spendono in ricerca e sviluppo più di 3 miliardi di euro all’anno sugli 11 a livello nazionale. La Lombardia si inserisce all’undicesimo posto tra le principali regioni europee per spesa totale in ricerca e sviluppo (4 miliardi e mezzo di euro), subito dopo Rhône-Alpes e Stoccolma ma prima di Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Madrid, Lazio e Catalogna.

L’innovazione italiana conta 119 mila attività (+1,4%): 44 mila imprese si occupano della produzione di software e consulenza informatica, circa 23 mila di architettura, ingegneria, collaudi ed analisi tecniche, 22 mila di commercio tramite internet, 10 mila di telecomunicazioni mentre le crescite maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di robot industriali (+9%), nella ricerca scientifica e nel commercio al dettaglio tramite internet (+5%). Milano e Roma sono ai primi posti con oltre 13 mila imprese, seguite da Torino terza con 6.529, Napoli quarta con 5.407 e Brescia quinta con 2.578. Superano le 2 mila attività anche Bari, Bologna, Firenze, Bergamo, Padova, Genova e Monza.

Ammonta a circa 21 miliardi all’anno la spesa italiana in ricerca e sviluppo: con 11 miliardi investiti dalle imprese, circa 6 dalle università 3 dalle istituzioni pubbliche. Un settore che impiega 247 mila addetti a tempo pieno. La Liguria, all’interno di questi numeri, certamente non brilla: la spesa totale per ricerca e sviluppo si ferma a 63 milioni di euro, pari a meno del 3% del totale italiano, e occupa 7.214 addetti (equivalenti a tempo pieno), con un’incidenza, anche in questo caso, inferiore al 3% del totale nazionale.

Genova è di gran lunga sede della maggior parte delle attività regionali nel campo dell’innovazione, con 2.199 imprese, numero che tuttavia sconta una diminuzione dello 0,9% rispetto al 2015. Segue da lontano Savona che con 346 attività è l’unica provincia in Liguria a segnare una lieve crescita rispetto all’anno precedente (0,3%). Stabile Imperia con 264 attività innovative mentre una pesante flessione annuale (-6%) si è registrata a La Spezia, con il numero delle imprese diminuito da 332 a 312.

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