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ATTUALITÀCuriosando qua e là

Si illumina piazza Don Gallo con l’installazione Lighting #1. Presto altre nove opere di lighting designer in altrettante piazze del Centro Storico

Piazza Don Gallo è illuminata da un’installazione artistica permanente voluta dall’amministrazione comunale, pensata dalla lighting designer genovese Stefania Toro e per la realizzazione della quale è stato coinvolto il territorio. L’installazione vede la realizzazione di una seduta posta al centro della piazza, la rappresentazione di una proiezione sulla facciata dell’edificio lato est e connessioni di luce sugli accessi da via Lomellini e via del Campo. L’opera intende valorizzare la piazza dal punto di vista scenografico, connetterla idealmente con le principali arterie di comunicazione del centro storico, farne emergere i valori fondanti, come il rispetto e il senso di comunità, e sottolineare l’importanza che la vegetazione ha all’interno della piazza (vegetazione presente oggi grazie ad una azione degli abitanti), nel rispetto delle esigenze dei residenti e ad integrazione dell’attuale illuminazione pubblica.

Lighting #1 – PARTICIPATION, CULTURE, COMMUNITY, INCLUSION, RESPECT, RIGHTS, SUSTAINABILITY, SQUARE, LIVE, NATURE, LIVABILITY – questo il nome dato all’installazione – nasce da un lungo percorso di ascolto del territorio e intende rappresentare con la luce i valori emersi e condivisi con gli abitanti e con chi vive oggi gli spazi della piazza.

Realizzata in acciaio intorno all’albero simbolo piantato nel 2014 in memoria di Don Andrea Gallo, la seduta durante il giorno crea occasioni di aggregazione e socialità e, alla sera, si trasforma in lanterna luminosa per proiettare al suolo parole evocative in lingue differenti a testimonianza dello spirito di inclusione che caratterizza il luogo. La proiezione sulla facciata dell’edificio a est della piazza riproduce illustrazioni di piante e vegetali fuori scala a rappresentare desideri e azioni intraprese dai cittadini negli anni. Mentre gli impianti luminosi installati negli accessi principali alla piazza, creano una segnaletica luminosa al suolo con l’obiettivo di accompagnare i visitatori al centro della piazza dove è collocata la “seduta – lanterna”. Le illustrazioni sono di Cristiano Ghirlanda e Marie-Caroline Courbet e la realizzazione della società Condiviso; il progetto “Lighting for Genoa” coinvolgerà nei primi mesi del 2022 altre nove location del centro cittadino dove saranno realizzate altrettante installazioni permanenti di luce con il coinvolgimento di lighting designer internazionali. Ecco gli altri nove interventi che seguiranno questa prima esperienza pilota: Piazza inferiore del Rosso (zona Prè), Piazza San Marcellino (zona Ghetto), Piazzetta Boccanegra (zona Maddalena), Piazza della Lepre (zona Maddalena), Piazza dei Garibaldi (zona Maddalena), Piazza Sauli (zona Molo), Piazza Stella (zona Molo), Piazza San Giorgio (zona Molo), Piazza Santa Maria in Passione (zona Molo).

“Questa è una piazza bella ma poco conosciuta e vissuta”, dichiara l’assessore al centro storico Paola Bordilli, “e verrà data la luce con un’illuminazione pubblica e scenica creando condivisione con il territorio. Abbiamo effettuato un lavoro tecnico condiviso con chi vive qui e la luce ha in sè bellezza, sicurezza, senso del vissuto sano ma soprattutto legale. La zona è molto importante e nell’area ovest del centro storico servono interventi; l’amministrazione vuol mettersi in gioco per il quartiere ed il territorio tanto che in Via Prè abbiamo messo un ufficio comunale per dare un segnale forte. Le risposte da parte della collettività ci sono ma abbiamo bisogno della partecipazione di tutti poichè il centro storico è della collettività; siamo contenti di questo progetto e Piazza Don Gallo è la prima che vede la presenza di luci di questo genere. Il percorso è stato fatto con il territorio e con altre 9 piazze del centro storico; la scelta è stata voluta per riqualificare percorsi che portano alla scoperta dei vicoli e questa piazza, dal 2014, è vissuta grazie alla collaborazione di varie realtà del quartiere e di persone che hanno creduto nella sua bellezza. Vi è necessità di far vivere e amare certi luoghi e tutto ciò può essere, per l’amministrazione, uno stimolo alla risistemazione; la luce trasmette sicurezza e speranza rendendo più belle le nostre piazze e questa panchina particolare è un simbolo di socialità. La luce è un’installazione fissa e trasmette il senso della bellezza di cui tutti abbiamo bisogno; tutto ciò ha un significato importante è dà lustro al lavoro dei residenti e bisogna collaborare con la cittadinanza per fare sempre meglio”.

Stessa soddisfazione da parte di Matteo Campora, assessore all’ambiente :”Questo è un ottimo modo per valorizzare il centro storico ed è stata realizzata un’importante rete di illuminazione artistica; Piazza Don Gallo e la sua figura appartengono alla città. Ci piace valorizzare questa zona e andiamo avanti perchè la gente ce lo chiede; Don Andrea Gallo ha dato tanto a tutta la città di Genova e non solo. La luce crea aggregazione rendendo più bella e sicura una certa zona e le persone si comportano meglio; vorremmo estendere questo progetto al centro storico di ogni delegazione di Genova”.

“Le luci in Piazza Don Gallo sono molto importanti perchè questo luogo, così come tutto il centro storico, vive”, afferma Andrea Carratù, presidente del Municipio I Centro-Est, “e sono contento che l’amministrazione comunale rilanci il centro storico. Si parte da qui anche se molto è stato fatto e molto è ancora da fare ma la luce è determinante e opere di questo genere devono incoraggiare il centro storico a vivere; l’amministrazione comunale c’è e bisogna investire nel centro storico. Con queste luci che sono un’opera d’arte la piazza è rinata e Don Gallo credeva nelle risposte degli ultimi; bisogna lavorare sul centro storico che deve diventare di tutta la città. La luce porta sicurezza e questa piazza è molto bella”.

“Il centro storico è un punto di declino e rinascita e bisogna lavorare per farlo vivere”, sottolinea il presidente di San Benedetto al Porto, “ma voglio ricordare che questa piazza era senza nome e sembrava una discarica a cielo aperto. Il progetto di rigenerazione va bene e questa struttura, che è permanente, proietta alcune parole molto importanti come partecipazione, cultura e nessuno escluso riprendendo l’arredo della piazza; le parole vengono proiettate nelle lingue di chi vive qui e sono concetti molto importanti che erano alla base della vita di Don Gallo. La zona ha avuto un’importante riqualificazione e la piazza è stata intitolata il 18 luglio 2014; la partecipazione e l’inclusione sono fondamentali per il centro storico”.

“Ringrazio i responsabili della progettazione e l’amministrazione comunale”, evidenzia il presidente del Comitato di Via del Campo, “dicendo che questi sono segnali forti che sanciscono la rinascita di luoghi preziosi per la città”.

“Questo progetto è molto importante perchè per la prima volta in Italia la luce viene usata come strumento permanente di rigenerazione urbana ed ha significati importanti : valorizzare una piazza poco centrale, riattivare energie facendo un percorso con le persone e le realtà che vivono il quartiere per capire l’intervento giusto che può essere apprezzato. La luce ha in sè elementi che traggono ispirazione dai valori di Don Gallo come l’inclusione, la solidarietà ed il senso di comunità; abbiamo fatto fatica a pensare in modo permanente e gli interventi strutturali hanno previsto il cambiamento dell’impianto elettrico che ha portato il punto luce al centro della piazza con lavori importanti svolti a tempo di record. In soli tre mesi abbiamo pensato e costruito il progetto e le panchine poste al centro della piazza sono fatte apposta per questo luogo da artigiani liguri; la proiezione rappresenta il verde perchè è la prima azione spontanea che le persone e le associazioni hanno portato avanti. Grazie alle persone la piazza vive e nel 2014 è stato piantato qui un albero in memoria di Don Gallo; si è deciso di non spostarlo ed intorno è stata sistemata una panchina con all’interno le parole simbolo di questo grande prete come partecipazione, inclusione e vivere nelle sei lingue che rappresentano le persone che vivono nel quartiere svelando il vero significato alla sera. Le persone saranno accompagnate qui grazie ad alcuni proiettori che faranno brillare per le strade la parola comunità in sei lingue”, conclude la light designer Stefania Toro.

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