Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

Lettere alla redazione

Socialisti savonesi: tante domande, nessuna risposta

Quando scriviamo dei Socialisti savonesi, prima ancora di leggere, a molti compagni gli si rizzano i capelli (il resto, data l’età media degli anni è improbabile, oppure un miracolo o la pillola) immaginando chissà quali risvolti polemici: niente di tutto questo, solo la nostra volontà, se vogliamo insistenza, di squarciare la cortina oscura tra ‘l’essere e il non essere’ nella speranza di attizzare qualche sprazzo di vitale partecipazione. E appunto, tanto per non smentirci, ricordiamo che il ‘socialismo’ dovrebbe avere come prerogativa di eccellenza, per storia e censo, il coinvolgimento totale nella comunità sociale, tra la gente e con la gente, Savona in primis essendo la nostra città. E invece? nel recente passato e nel presente, il partito non è riuscito a ritrovarsi, neppure ad essere recidivo, segno tangibile di grave malattia. ‘Divieto di transito’, imposto dal PD, ‘traffico in tilt’ con le altre forze politiche, non si intravvede nessun percorso fattibile, di emergenza o quant’altro, falliti i tentativi di salvezza con la ‘respirazione bocca a bocca’. Insomma tutti non visibili, nascosti nelle catacombe che a mettere il naso fuori si rischia il raffreddore. Con indifferenza, estranietà totale ai fatti, pur clamorosi come l’attentato terroristico in Francia, la ‘riffa con premio Lella’ delle elezioni primarie PD in Liguria, l’offesa alla bellezza sobria della nostra città con gli ‘sfregi bituminosi’ inferti al Palazzo Santa Chiara e alla piazza del Teatro Chiabrera: da dire, comunque, a quanto ci risulta, di momentanea attuazione che appena possibile si provvederà a un ripristino consone. Le tre scimmiette del ‘non vedo non parlo non sento’ a noi Socialisti ci fanno un baffo, così comportandoci (evidentemente con gazzosa al posto del sangue nelle vene) nella speranza di avere da parte del PD almeno un ‘tozzo di pane’ in occasione delle prossime elezioni comunali. Proprio non riusciamo a comprendere: qualcuno più forbito di noi, o più addentro alle segrete cose, cortesemente ci spieghi il motivo di questo comportamento apatico, frustante, totalmente assente dalle necessità della città, di questo lavarsene le mani ancora più di Ponzio Pilato, di questo calarsi le braghe per non dare adito ad alcuna interferenza che potrebbe infastidire i nostri ‘cugini’, insomma, di questo ingurgitare tutto e di più senza mai fiatare. E dire che le problematiche dove intervenire, far sentire la nostra voce, sono non poche e urgenti, da Vado Ligure con la difficile soluzione tra inquinamento/salute/necessità di mantenere i posti di lavoro, alla Sanità che vede ogni giorno di più penalizzati chi ne avrebbe maggiore bisogno, indigenti e anziani (per inciso, Savona è la città prima in Italia per numero di vecchi), ad altre ugualmente sensibili questioni che tutti noi conosciamo e subiamo, non c’è memoria di un incontro con la cittadinanza per condividere, ascoltare ed essere ascoltati, a ragione qualcuno penserà che non abbiamo nulla da dire Di ‘cambiare musica’, di ritrovare il coraggio dell’azione riformista, di riappropiarci dei nostri nobili valori, d’individuare un ruolo vincente, di scacciare questo ‘rigor mortis, di risvegliare una nuova primavera ricca di garofani rossi, pare proprio che non ci sia nè intenzione nè voglia, noi vecchi compagni di altra tempra e costumi, non riusciamo a comprendere il perchè ci si ostini a nuotare nell’acqua sporca della vasca da bagno invece che in quella pulita del mare delle idee. E ancorà, perchè si continua ad aggrovigliarsi in cento micro identità, associazioni e movimenti come la gragnola, a brulicare contendendosi gli ultimi fili d’erba di un campo ormai rinsecchito. A tutto ciò non c’è giustificazione, nessuna ragione plausibile, almeno per chi ancora conserva un briciolo di dignità intellettuale. ‘Pace e bene compagni’, noi di Azione Riformista e gruppi simpatizzanti, sono ‘secoli’ che predichiamo di abbassare ‘toni e maldicenze, creste di pavoni e sciocche ambizioni’: che così come siamo combinati nessuno ci considera un ****…., o poco più o poco meno, vediamo di coordinarci tutti insieme, coesi e più forti, a livello nazionale già è stata avviata la costituzione della ‘Federazione per il Socialismo”, primo incontro avvenuto alla Garbatella a Roma il 17 cm. Noi, di A. R., mai ci siamo tirati indientro e neppure ubriacati di illusioni, peggio ancora latitanti (sport molto in voga nei nostri politici in questi ultimi tempi, sport definito come ‘il salto della quaglia’, nel nostro caso dal PSI al PD, senza ritorno), sempre in prima linea, a prendere cazzotti e qualche folcloristico ‘f. a.v. v.a” (per altro ricambiato, con generosità) quando vi è stato bisogno di difendere i valori e il simbolo del socialismo: con passione e determinazione, senza nulla chiedere o pretendere in cambio, certo che gli struzzi con la testa nascosta nella sabbia non ci piacciono.

Gianni Gigliotti

Rispondi