Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Sotto l’ombra Del chinotto – Tanto tuonò che alla fine piovve

L’inesorabile e lento crollo delle ambizioni del Savona ha avuto il suo epilogo amarissimo nell’incontro con il Casale di Buglio giocato questa domenica 18 novembre nel gelido (sotto tutti i punti di vista) e ventilato Bacigalupo. Non pensiamo si tratti solo e semplicemente di una fisiologica battuta d’arresto. Come largamente anticipato ai tanti che ci seguono, la sconfitta interna  con la conseguente perdita dell’imbattibilità rappresenta infatti l’ultimo atto della parabola discendente di un tris di partite disputate in una settimana che ha visto dapprima la risicata e fortunosa vittoria con l’Inveruno, il pareggio per certi versi stretto di Bra ed infine la rovinosa sconfitta con i nerostelllati. Non si vogliono qui inscenare processi sommari, ma per dirla in soldoni, che l’espulsione di capitan Virdis al 26° del primo tempo (rosso diretto per una gomitata giudicata volontaria) abbia condizionato la gara, così come l’aver subito gol sull’unica occasione concessa”, sono scuse che non giustificano una debacle messa in preventivo. I segnali c’erano già stati in più occasioni e la quasi completa carenza di gioco emersa nel match perso con i piemontesi nè è stata la conferma.Mini risse pretestuose, proteste a tutto spiano, miriadi di interruzioni per falli gratuiti o ingenui, ammonizioni, zero costruzione di azioni corali, oltre all’ennesimo gol subito (sempre puntualmente incassato in 10 gare su 10), hanno fatto scivolare i biancoblù a quota – ) dalla vetta (Lecco) e a -7 dall’ottima seconda Sanremese. Il nervosismo a fior di pelle denota una caduta di concentrazione collettiva che fa diventare pesante il gap per ambire a lottare ai vertici. Sul fronte tattico poi la continua composizione del quadro di regia unita alla relativa competitività dei singoli fanno del reparto di centrocampo l’indiziato maggiore di questo primo stop stagionale. Adesso per Grandoni dovrebbe essere arrivato il momento di trovare quella quadra che latita altrimenti già a dicembre il suo Savona sarò fuori dai giochi. Resta terzo in classifica ma ormai le due battistrada appaiono lontanissime. Domenica 25/11 bisognerà assolutamente andare a vincere a Borgosesia (penultimo) se si vogliono mantenere alte le motivazioni. Per gli annali, di questo trascorso 18 novembre ricorderemo con commozione il minuto di silenzio prima del via dedicato al grande attaccante Antonio Marcolini, storico bomber del Savona negli anni ’70, scomparso tragicamente in settimana (grazie agli Ultras per lo striscione da brividi “Si è ammainata una bandiera”) e la gradita visita dei ragazzi dell’Associazione “La nostra famiglia” ( cura e riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva, la sua mission) che prima dell’incontro hanno potuto incontrare sul prato di via Chiabrera i loro beniamini.
(foto d’archivio)

Rispondi