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Tajani e la Sua ‘Ricetta’ per Forza Italia…

Parlare ai Giovani come se Fossero Bonobi?

 

Il vicepremier Antonio Tajani condivide la sua visione per il futuro di Forza Italia durante il raduno giovanile, ma il suo approccio ai giovani e al partito suscita polemiche.

 

Antonio Tajani, vicepremier e figura di spicco di Forza Italia, ha tenuto oggi un discorso durante il raduno giovanile del partito a Gaeta. Durante il suo intervento, Tajani ha condiviso la sua visione per il futuro del partito, ma ciò che ha davvero attirato l’attenzione è stato il modo in cui ha parlato ai giovani del partito. Sembrava quasi che li trattasse come un branco di bonobi.

Tajani ha iniziato parlando dell’apertura di Forza Italia alle persone esterne al partito, sottolineando la necessità di costruire un “centro plurale” nel sistema politico italiano. Fin qui, nulla di sbagliato. Ma poi ha aggiunto che il partito è pronto ad accogliere “persone che si mettono a lavorare con noi dopo essersi rimboccati le maniche, giovani e meno giovani che credono in ciò che noi proponiamo alla società”.

La domanda sorge spontanea: perché parlare ai giovani come se dovessero rimboccarsi le maniche? Sembra quasi che Tajani stia cercando di impartire loro una lezione di vita anziché coinvolgerli in un dibattito politico significativo. Questo approccio paternalistico non fa onore alla partecipazione politica dei giovani e li riduce a semplici esecutori di compiti.

Ma la retorica di Tajani non si ferma qui. Ha citato l’esempio di Caterina Chinnici, un’ex eurodeputata del Partito Democratico che è passata a Forza Italia, come “emblema di quell’anima moderata cattolica che non si riconosce nella linea politica di Elly Schlein.” Questo tipo di divisione tra le anime degli elettori sembra ulteriormente polarizzare il dibattito politico anziché promuovere la coesione e il dialogo.

Il riferimento al Ppe (Partito popolare europeo) come “imprescindibile” sembra indicare una certa rigidità ideologica, che potrebbe limitare la flessibilità del partito nell’affrontare le sfide politiche in evoluzione.

Inoltre, Tajani ha toccato una serie di temi politici, compresi quelli economici e l’immigrazione, ma sembra che il suo approccio ai giovani sia stato più incentrato sulla lezione magistrale che sulla vera partecipazione e coinvolgimento.

In definitiva, il discorso di Tajani sembra aver mancato l’opportunità di coinvolgere in modo significativo i giovani di Forza Italia. Parlare loro come se fossero dei bonobi, anziché cittadini consapevoli e partecipativi, è un approccio che merita di essere criticato. La politica dovrebbe essere uno spazio in cui le idee vengono discusse, non un’aula di lezione in cui si impartiscono regole. Tajani e Forza Italia dovrebbero riconsiderare il loro approccio se vogliono davvero coinvolgere e ispirare i giovani nel processo politico.

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