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Tracce di Liguria: Genova la Superba

Nel nostro tour, attraverso la Liguria, non può mancare una sosta nel capoluogo. Genova, detta la Superba, per via dei moltissimi traffici, marittimi e terrestri, grazie ai quali manteneva una certa supremazia sul mediterraneo. Tutti conoscono questa splendida città metropolitana. Ma, a dire il vero, il turismo di massa, si concentra prevalentemente in pochi punti di riferimento. Anche stavolta chiedo “Perché venire a Genova”. Provate a seguire un itinerario alternativo. Vorrei portarvi in visita presso luoghi storici. Siamo nella centralissima via XX Settembre. Percorrendola in salita, ci troviamo a passare sotto il ponte monumentale, ripristinato a fine 800, quando fu abbattuta la porta delle mura nuove. Cosa ne dite? Saliamo per ammirare il panorama? Una scalinata ci porta a ridosso del ponte, lo percorriamo e, mentre scrutiamo e fotografiamo il cuore della city, gli occhi inquadrano un campanile, subito dopo il ponte, apparentemente nascosto. Ci avviciniamo e scopriamo la splendida abbazia di Santo Stefano, risalente all’anno mille. Entriamo e, stupore! L’altare principale si trova sulla sommità di una scalinata in pietra. Salendo gli scalini, ammiriamo l’altissima volta a pietra. Tante le pale lignee, da togliere il fiato, di artisti delle varie epoche. Ritorniamo sul ponte monumentale. Ci attrae il viale alberato che porta vero il mare. Dopo un centinaio di metri, però,  un sonoro scampanio, ci fa deviare verso piazza Sarzano, una delle collinette che cintano il centro genovese. Alla sommità altra scoperta! La chiesa di San Salvatore, risalente all’anno 1100 o giù di lì. Peccato che, a differenza dalla precedente, questa sia posizionata quasi come una rotonda nel traffico cittadino. Da notare la particolarità della facciata e degli affreschi interni, posti sulle volte degli altari. Uscendo dalla porta centrale, possiamo ammirare anche il portale, con le rifiniture artigianali. Scendiamo attraversando i “caruggi de Zena”. Tra profumi di focaccia calda e gallette del marinaio, sbuchiamo presso piazza Cavour. Ci attrae una vecchia costruzione in pietra, risalente all’ XI e XII secolo, a nome “Casa di Agrippa”, ma conosciuta come ” la casa del boia di Genova”. Adesso, prendiamo un bus e dirigiamo verso una costruzione piuttosto recente, ma che immaginariamente, ci riporta indietro di mille anni. Un castello magico. Il castello Mackenzie. Questa struttura, edificata ta la fine 800 ed inizio 900, è anche chiamata Capriccio di Re, appunto per la somiglianza con un castello vero. All’interno possiamo trovare vere opere d’arte nei mobili, ceramiche, quadri. Il castello è adibito a casa d’asta, ma non disdegna celebrazioni quali convegni, ricevimenti e matrimoni. A poche centinaia di metri un altro pezzo di storia genovese : il Castello D’Albertis, assolutamente da vedere. Ma parlando di storia, non avrei potuto chiudere meglio, questa tornata d’arte, tralasciando uno dei simboli più antichi, del capoluogo: l’antica Farmacia Sant’Anna, gestita completamente dai frati Carmelitani. Esistente già nel 1400, ci vollero ancora due secoli perché lo “spaccio” fosse adibito alla vendita anche al popolo. Molti, infatti, furono i signori che si rivolsero alle cure benefiche di infusi e creme, prodotti naturali, preparati dai monaci, a seguire, anche i borghesi, vennero accolti e curati. Alla farmacia ci si arriva, simpaticamente, utilizzando una funicolare, poco distante dalla stazione ferroviaria Principe, salendo ad un dislivello di ca 60 mt. Verrete accolti in una sala dove potrete far brillare gli occhi alla vista di mobili e contenitori in ceramica, colmi di erbe medicinali, bottiglie e giare in vetro, contenenti liquidi salutari, barattoli pregiati con creme e saponi. Liquori per gli amanti del buon bere, e tanti altri oggetti sacri. Siamo giunti al termine di questa traccia. Invito tutti a venire a Genova, perché la Superba, come la Liguria tutta, non è solo mare.

 

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