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ATTUALITÀREGIONE

Ucraina, venerdì la fiaccolata di solidarietà e per la pace in Piazza De Ferrari

Si svolgerà in Piazza De Ferrari la “Fiaccolata di solidarietà e per la pace”, venerdì 24 febbraio, nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa in Ucraina; il ritrovo in piazza sarà alle 18,30 davanti al palazzo della Regione dove è previsto un momento di raccoglimento e condivisione che coinvolgerà tutta la cittadinanza e le istituzioni ed in contemporanea, sul maxischermo installato sulla facciata della sede regionale saranno proiettate le immagini delle città ucraine più segnate dalla guerra. Alle 19 la Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova ospiterà la “Giornata di solidarietà per la pace: a un anno dall’inizio della guerra, insieme per il popolo ucraino”, un momento di riflessione sui dodici mesi di conflitto appena trascorsi, organizzato dalla comunità ucraina ligure e dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – Ilsrec, in collaborazione con il Comune di Genova e Regione Liguria; l’incontro, aperto al pubblico, prevede l’intervento di famiglie, operatori sanitari e volontari ucraini, pronti a condividere le proprie esperienze di vita e di guerra, e le testimonianze dei liguri e genovesi in prima linea nell’accoglienza delle persone in fuga dal conflitto.

“Questo è un anniversario importante e ringrazio Ilsrec per l’organizzazione della giornata”, dichiara il presidente  della regione Giovanni Toti, “anche se questo è un giorno che non avremo mai voluto ricordare. Un anno di guerra è lungo ed in collaborazione con la Protezione Civile e l’Ospedale Gaslini abbiamo firmato un decreto per mantenere lo stato di emergenza; è importante mandare rifornimenti in Ucraina ricordando che lì si combatte per tutte le capitali europee e del mondo libero. E’fondamentale che al più presto possa esserci la pace che ha in sè molti elementi ma non l’ingiustizia; il popolo ucraino è tenace ed ha resistito fino ad ora. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con noi facendoci conoscere le esigenze di coloro che arrivavano sul nostro territorio senza dimenticare chi ci ha aiutato ad organizzare il supporto abitativo e sanitario”.

Parole simili da parte del sindaco di Genova Marco Bucci :”Pace è una parola importante per tutti e vogliamo una civiltà pacifica; il corteo di venerdì sera partirà dalla Chiesa di Santo Stefano per arrivare in Piazza De Ferrari. Successivamente, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, ci sarà un incontro per la cittadinanza con i saluti delle autorità ed alcune toccanti testimonianze; la nostra città è accogliente e solidale e l’amministrazione ha lavorato bene in sinergia con Padre Vitaly e la Protezione Civile. Più di 3300 persone sono passate da Genova e le persone che si sono fermate nella nostra città si sono integrate bene; i bambini frequentano le nostre scuole e tutti hanno imparato velocemente la lingua. Questa è una tragedia ma per Genova si è rivelata un’esperienza positiva; la città ha inviato molteplici container di aiuti nelle zone di guerra e sono stati creati ponti per permettere alle persone di arrivare qui. La comunità ucraina, come tutte le altre presenti a Genova, si è ben integrata anche se si potrebbe fare di più; per i nostri bambini è un’esperienza positiva avere compagni di classe presenti da realtà diverse tra loro”.

“Ringrazio tutta la Liguria per aver aiutato i miei connazionali”, ricorda Viktoriia Fufalko, viceconsole d’Ucraina a Milano, “e tante persone sono venute qui. Serve però un aiuto concreto e costante”.

“La notte tra il 23 ed il 24 febbraio 2022 la situazione è precipitata e l’Ucraina, nazione sovrana che per Putin non esiste più, viene attaccata”, prosegue Giacomo Ronzitti, presidente di Ilsrec, “ma nessuno pensava che potesse resistere così tanto. La Resistenza è molto importante perchè celebra la lotta per la libertà di un popolo; la lotta del popolo ucraino è la lotta per la pace e per l’affermazione dei diritti”.

“Questo è un giorno importante per tutti perchè si ricordano i caduti di tutte le resistenze; sarà per tutta la comunità un momento di raccoglimento. Il nostro popolo sta vivendo un anno di Resistenza e Genova si è dimostrata generosa e solidale; è stato fatto tanto e sono state inviate ben otto ambulanze più alcuni generatori e molto altro materiale per la vita quotidiana. I primi giorni sono arrivate tante persone qui anche se una parte è tornata in Ucraina; coloro che provengono dalle città distrutte nei bombardamenti sono rimasti qui. 120 persone hanno già trovato lavoro ed i bambini sono ben integrati a scuola; chi ha ancora una casa vuole tornare in patria alla fine del conflitto. La comunità ora ha circa 4500 membri e speriamo che la guerra finisca presto”, conclude Oleg Sahaydak dell’Associazione Pokrova.

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