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Ugo Attardi, il grande ritorno a Sori

Il 12 marzo 1923 nasceva a Sori, proprio all’inizio del paese e a pochi passi dalla spiaggia e dalla casa degli antenati di Pablo Picasso, Ugo Attardi, che nella seconda metà del Novecento sarebbe divenuto uno dei più importanti e originali protagonisti delle arti figurative italiane; sulla scia di Renato Guttuso, nel 1948 fondò a Roma con altri giovani pittori, tra i quali Dorazio, Consagra e Turcato, il gruppo “Forma Uno” di orientamento astrattista. Dopo alcuni anni però se ne allontanò per orientarsi verso l’espressionismo, dipingendo alcune tele esposte alle Biennali di Venezia del 1952 e del 1954; cominciava così una carriera di grande successo, con partecipazione a numerose mostre in Italia e all’estero tra cui Mosca, Los Angeles, Berlino e con un suo progressivo ampliamento degli spazi creativi che, nel 1970, lo porteranno a scrivere il romanzo L’erede selvaggio, vincitore del prestigioso premio Viareggio, e a dedicarsi anche alla scultura con un’apprezzata impostazione originale, tanto che nel 1983 il centro Pompidou di Parigi gli dedicherà una mostra personale. Per ricordare degnamente questo eclettico artista di fama mondiale, scomparso a Roma il 26 luglio 2006, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica si è costituito un Comitato organizzatore, presieduto dal critico d’arte professor Alessandro Masi e del quale è parte anche il Comune di Sori, che prevede la realizzazione di tre mostre delle sue opere nelle località più importanti per la sua vita e dunque la prima, che precederà quelle di Palermo, città originaria della sua famiglia, e della Galleria d’arte moderna di Roma, dove l’artista ha operato per molti anni, si svolgerà nel suo paese natale di Sori, nel suggestivo Oratorio di Sant’Erasmo, dove dal 12 al 27 maggio saranno esposte una cinquantina di sue opere pittoriche e scultoree.

“Mi è stato chiesto di aderire all’idea di commemorare i 100 anni dalla nascita di Ugo Attardi, persone eclettica nata a Sori il 12 marzo del 1923”, dichiara il sindaco di Sori Mario Reffo, “ed è fondamentale ricordare un nostro concittadino. Sori è piccola ma deve essere valorizzata e per questa ricorrenza abbiamo trovato un posto come l’Oratorio di Sant’Erasmo, aperto nel 1400 circa ed ora usato per eventi culturali; lì vicino è anche presente la casa degli antenati di Picasso e ritengo sia fondamentale far conoscere il nostro paese e le persone famose legate alla nostra realtà. La spiaggia e le colline di Sori devono essere conosciute e vogliamo che le nostre caratteristiche vengano valorizzate riscoprendo anche la figura di un artista famoso in tutto il mondo”.

Parole simili da parte del professor Francesco De Nicola :”E’importante conoscere questo maestro protagonista delle arti figurative della seconda metà del ‘900 che ha avuto successo all’estero, soprattutto a Parigi ed in Argentina; una sua statua è presenta anche a La Valletta, capitale di Malta, e la sua attività pittorica, con un’espressione astrattista notevole, si è diffusa soprattutto dopo la guerra. Il primo riconoscimento da lui ottenuto è stato il Premio La Spezia fondato da Marinetti ed il legame con il territorio di origine era forte nonostante si fosse allontanato da piccolo; suo padre era un attivista per la difesa dei diritti che ha dovuto lasciare l’Italia dopo l’avvento del fascismo. Attardi ha vissuto a Sori durante l’infanzia in una casa vicina al mare e l’azzurro è sempre stato molto presente in ogni sua opera; degne di nota sono le statue dei navigatori come Ulisse che possono essere legate a lui”.

“Il sostegno della Città Metropolitana è fondamentale per i comuni più piccoli”, afferma Carlo Gandolfo in rappresentanza dell’ente, “ed abbiamo concesso sia il patrocinio che un contributo economico ad un evento meritorio. La mostra è bella e merita sostegno e l’artista deve essere ricordato; la rassegna è una tipicità del territorio ed un artista che nasce qui ed è diventato famoso merita di essere conosciuto”.

“Questo è un riconoscimento importante per un artista nato cento anni fa e la sua città di origine, Sori, vuole ricordarlo; dal 12 al 27 maggio una mostra presso l’Oratorio di Sant’Erasmo lo ricorderà. Ringrazio chi ha organizzato tutto ciò ricordando che la rassegna fa parte di un trittico che si divide tra Roma, Rapallo e Sori; l’Associazione Dante Alighieri ha fatto un ottimo lavoro ed in questo modo Sori ha avuto un grande riconoscimento attraverso una mostra importante per una realtà piccola”, conclude l’assessore regionale alla scuola e all’università Simona Ferro.

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