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ATTUALITÀ

UNANIMITA’ IN CONSIGLIO REGIONALE PER IL RADDOPPIO FERROVIARIO

di Giorgio Siri

Il Consiglio regionale della Liguria, il giorno 11 novembre, ha votato
all’unanimità un ordine del giorno, presentato dal capogruppo della Lega
Nord Liguria Alessandro Piana, sull’importanza del raddoppio ferroviario
del Ponente ligure.

“Tutti d’accordo sul fatto che si tratta di un’opera strategica – spiega
Piana –  che servirà ad attrarre i flussi turistici dalla Costa Azzurra
e dalla Francia e più in generale dal resto del Nord Europa.  L’ordine
del giorno impegna la giunta a sostenere, presso i Ministeri competenti,
l’importanza strategica dell’opera e il suo finanziamento”.

Come avevamo già sottolineato nel precedente intervento, on line dal 10
ottobre 2016: “Raddoppio ferroviario Andora San Lorenzo al termine…ma
non termina la storia”, mancano solo venticinque chilometri – tra Finale
ed Andora – al completamento del raddoppio ferroviario lungo l’arco
ligure. Erano stati stanziati dal Governo 225 milioni assegnati con
legge di stabilità del 2015 a RFI per avviare la realizzazione del
raddoppio della tratta Finale-Andora, ma il finanziamento era stato
bloccato perchè con tale somma non è possibile realizzare effettivamente
un lotto funzionale.  Secondo la legge finanziaria, il meccanismo dei
lotti costruttivi può essere attivato solo per investimenti aventi costi
e tempi di realizzazione superiori rispettivamente a 2 miliardi di euro
e a 4 anni dall’approvazione del progetto definitivo e non suddivisibili
in lotti funzionali di importo inferiore al miliardo di euro, mentre per
il raddoppio Andora-Finale Ligure è stato sviluppato un progetto
definitivo che ha individuato un costo di circa un miliardo e mezzo.

“L’assessore regionale alle Infrastrutture Giampedrone  – dice Piana –
ha spiegato che la Regione proporrà un provvedimento normativo ad hoc
che consenta di procedere all’appalto in lotti costruttivi, pur in
presenza di un costo complessivo dell’opera inferiore ai 2 miliardi.
Regione Liguria quindi ha dimostrato di aver compreso l’importanza di
questa strategica opera infrastrutturale e di aver intrapreso un
percorso che ha l’obiettivo di rendere più efficienti i collegamenti del
Ponente ligure. Solo così la Liguria non rischierà di essere penalizzata
sia sul piano della mobilità interna, sia dal punto di vista turistico
per l’attrazione di nuovi flussi internazionali, dalla confinante
Francia, Paese all’avanguardia sulla grande velocità”.

Purtroppo, per il raddoppio completo, opera fondamentale per i
collegamenti in generale oltre che per il turismo, a quasi quarant’anni
dalla messa in servizio del tratto Varazze-Finale Ligure (1977), non è
bastato un cinquantennio di proponimenti!

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