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ATTUALITÀ

VILLA ZANELLI: MUSEO O CENTRO BENESSERE?

di Giorgio Siri

Ci si mobilita per lo sorti di Villa Zanelli, per salvare dalla rovina
definitiva, incombente, lo splendido esempio di architettura Liberty,
nella periferia di ponente di Savona, di cui furono progettisti Pietro
Fenoglio, il maggiore esponente del Liberty a Torino, e Gottardo Gussoni.

Una petizione online per la rinascita di Villa Zanelli come museo, sarà
promossa, tramite la piattaforma “Change.org”, dai Verdi Savonesi, di
cui l’esponente Danilo Bruno dichiara di sperare che l’edificio “possa
tornare a splendere nell’interesse di tutta la città come museo del
Liberty, come ha proposto il sito www.italialiberty.it”.

I firmatari della petizione si augurano che Villa Zanelli possa essere
recuperata, ma non “come centro benessere che significherebbe solo la
definitiva privatizzazione della villa e dei suoi spazi di interesse
pubblico e generale”.

“Oggi una delle più belle ville italiane: villa Zanelli di Savona è in
stato di gravissimo abbandono con una situazione sempre peggiore. La
Regione Liguria e il Comune di Savona vogliono trasformare la villa
,posta direttamente sul mare,in un centro benessere con una piccola sala
espositiva dedicata forse al mare e alle vacanze. Noi crediamo invece
che a Villa Zanelli si possa collocare un museo dedicato al Liberty in
Liguria e in Italia con biblioteca e archivio dedicato. Si tratterebbe
di una grande occasione per la città di Savona ,creando una occasione di
turismo culturale di grande impatto e soprattutto si potrebbe salvare un
importante monumento come Villa Zanelli” si legge nel testo di sostegno
della raccolta di firme.

Andrea Speziali,di Riccione, classe 1988, uno dei più giovani e
competenti esperti di Liberty e Art Nouveau è a favore della petizione e
dichiara: “Spero che questa petizione possa smuovere le acque. Già da
tempo sul mio sito (www.andreaspeziali.it) ho accentato che quest’anno
si festeggiano i 110 anni dalla nascita del villino Zanelli in stile
Liberty a Savona! La mostra che ho proposto è segno di una celebrazione.
Desidero aggiungere che sono in contatto con il Comune di Savona che ha
dato l’opportunità all’Istituzione Italia Liberty di allestire una
mostra fotografica dal 1 al 31 agosto nelle cellette. Considerata questa
azione e il progetto in corso di attuazione ‘SalvaLiberty’
(https://www.behance.net/gallery/43402501/SalvaLiberty) ho pensato di
aprire una raccolta fondi volta al centenario. I cui ricavi saranno
usati per realizzare la mostra fotografica alle cellette”

“I fondi ricavati – continua Speziali – serviranno per realizzare la
mostra fotografica ‘Italian Liberty. Dal sogno perduto ai capolavori Art
Nouveau italiani’ presso le cellette nel periodo estivo e per realizzare
una pubblicazione sul tema di villa Zanelli. Con i soldi in eccesso
finanzieremo la stampa di un grande banner con fotografie su tela per
ricoprire la cancellata di villa Zanelli con il permesso della
proprietà. I nomi dei contribuenti saranno pubblicati (previo permesso)
e valorizzati nella comunicazione dell’evento”.

Ma l’idea di creare un centro benessere nella struttura di Villa Zanelli
non deve essere vista così scandalosa; con vincoli ben definiti, con la
parte espositiva che pur sempre rappresenterebbe un’interessante
compendio e, essendo dedicata alla storia della balneazione,
riassumerebbe un aspetto di storia locale di non piccola rilevanza, non
si può pensare che comprometterebbe, più di come è stato per decenni, i
valori architettonici dell’edificio. L’importante sarebbe appunto
delineare dei precisi vincoli di salvaguardia, magari con apposita
convenzione. La trasformazione di Villa Zanelli in un museo è
un’aspirazione suggestiva e sarebbe una soluzione ideale ma bisogna
tener presente che la locazione dell’edificio non è felice, in un’area
cittadina periferica e di sostenuto transito di veicoli ed il rischio
che un’eventuale realtà museale inclini a divenire remota e deficitaria,
potrebbe essere concreto. A Savona, musei, fonte di spese senza
introito, già ne sono stati chiusi! Dopo tutto Villa Zanelli era
divenuta la bellezza che era – e che è! – in quanto abitazione privata,
com’era avvenuto sino al 1933.

Il ripristino e la successiva apertura al pubblico del vasto giardino
che la circonda potrebbe consentire, a chi è interessato, la visita
degli esterni della villa, coi suoi pregi di architettura liberty, nel
mentre la struttura sarebbe salvata dal degrado che, di giorno, in
giorno, avanza inesorabilmente!

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