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CULTURA

Vincenzo D’Aquila: Da Volontario di Guerra …

a Pacifista Coraggioso

 La straordinaria storia di Vincenzo D’Aquila, un italoamericano che ha inizialmente servito come volontario di guerra nella Prima Guerra Mondiale e poi si è trasformato in un appassionato pacifista, offrendo una preziosa prospettiva sulla crudeltà della guerra.

 

Nel corso della storia, ci sono individui il cui percorso di vita offre un’ispirazione straordinaria. Vincenzo D’Aquila è uno di questi individui, un uomo che ha sperimentato la guerra e ha scelto poi un percorso di pace e non violenza che lo ha reso una figura notevole nella storia italoamericana. La sua storia inizia con un atto di patriottismo e finisce con una potente dichiarazione di pace.

Nato a Palermo il 19 settembre 1892 da Pietro Cosimo D’Aquila e Oliva Cannizzaro, Vincenzo D’Aquila emigrò negli Stati Uniti insieme ai suoi genitori e alla sorella Anna nel 1896, stabilendosi a New York. Nel 1914, divenne cittadino statunitense, ma il destino lo avrebbe portato molto più lontano.

La sua avventura iniziò il 6 luglio 1915, quando si imbarcò sulla nave San Guglielmo, deciso ad arruolarsi come volontario nel Regio Esercito italiano per prendere parte alla Prima Guerra Mondiale. Il suo intento era di servire la patria e contribuire alla gloria e alla salvezza dell’Italia, ma le sue esperienze iniziali al fronte cambiarono radicalmente la sua prospettiva.

Durante i primi giorni sul fronte, D’Aquila fu testimone delle atrocità della guerra e fu profondamente colpito. Queste esperienze lo portarono a una decisione coraggiosa: decise di non sparare al nemico. In un contesto in cui il conflitto e la violenza erano all’ordine del giorno, questa scelta era straordinaria.

Nel dicembre 1915, contrasse il tifo e fu ricoverato in un ospedale di riserva a Udine. Successivamente, fu trasferito all’ospedale psichiatrico Sant’Osvaldo a causa dei deliri provocati dalla febbre e, molto probabilmente, anche a causa delle sue idee pacifiste. Nel marzo 1916, venne internato presso l’ospedale psichiatrico San Niccolò di Siena.

Nonostante la sua condizione, D’Aquila mantenne salda la sua convinzione pacifista. Credeva che il potere divino lo guidasse nel suo intento di promuovere la non violenza. Durante la sua permanenza in ospedale, D’Aquila ebbe l’opportunità di dimostrare il suo potere ipnotico, usando il dialogo e l’ascolto per aiutare altri pazienti. Racconta di casi in cui, attraverso il suo intervento, riuscì a guarire persone affette da disturbi mentali considerati irreversibili dagli specialisti.

I medici sospettavano che la profonda fede religiosa e le radicate idee pacifiste di D’Aquila fossero alla base del suo “potere” eppure, tennero d’occhio l’insolito paziente. Dopo una serie di eventi, tra cui un periodo in isolamento, D’Aquila fu dimesso dall’ospedale psichiatrico. Tornò al suo reggimento a Piacenza ma non combatté più.

Riuscì a ottenere periodi di licenza e, nell’ottobre 1918, ebbe finalmente l’opportunità di tornare negli Stati Uniti, apprendendo la notizia dell’armistizio. La sua storia di pacifismo durante la guerra è sorprendente, ma il suo impegno per la pace non si fermò qui.

Dopo la guerra, Vincenzo D’Aquila continuò a sostenere la causa della pace e della non violenza. La sua vita è un esempio straordinario di come un individuo possa trasformare le proprie esperienze di guerra in un impegno duraturo per la pace e la comprensione tra le nazioni.

Il suo memoir, pubblicato negli Stati Uniti nel 1931 con il titolo “Bodyguard Unseen: A True Autobiography,” offre una prospettiva unica sulla Grande Guerra e sulla sua personale lotta per la pace. Tradotto in italiano nel 2019 da Claudio Staiti con il titolo “Io, pacifista in trincea. Un italoamericano nella Grande Guerra,” questo libro è una testimonianza preziosa della brutalità della guerra e della forza dell’ideale pacifista di D’Aquila.

La storia di Vincenzo D’Aquila è un richiamo alla necessità di cercare la pace, anche nei momenti più bui della storia umana. La sua dedizione al principio della non violenza e il suo coraggio nel seguirla sono un esempio eterno di come un individuo possa fare la differenza nel mondo, anche quando tutto sembra contro di lui.

Fonti:

Vincenzo D’Aquila – Wikipedia

Io, pacifista in trincea. Un italoamericano nella Grande guerra – Comune di Palermo

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