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ATTUALITÀCULTURA

Adriana Podestà: realista con grazia

Adriana Podestà espone a Pozzo Garitta, Circolo degli Artisti, ad Albissola Marina, sino al 19 agosto. “Adri” il semplice titolo dell’esposizione, che richiama la vena squisitamente estemporanea dell’autrice, che ama dipingere marine, ritrarre ragazze, senza escludere nature morte, figure di animali, paesaggi fra realtà e fantasia…L’avevamo già incontrata e la sua pittura ci aveva ispirato un accostamento ad un artista russo del tardo romanticismo, Valentin Alexandrovic Serov – seppure considerato forse più prossimo all’impressionismo o al postimpressionismo – il cui realismo, venato di poesia, parla un linguaggio i cui echi risuonano ancora oggi, ad indicare una via artistica che continua a guardare al “gran teatro del mondo” e di cui Adriana Podestà è fra i continuatori. Altre considerazioni possono essere formulate sulla sua pittura nell’occasione di questa sua “personale”, dedicata solo a lei, presso il prestigioso “ritrovo” artistico di Albissola. Appassionata di marine, nel contesto della  mostra una è dedicata a Capo Noli, richiama i due pittori liguri – nessuno dei due in realtà di origine – che forse hanno lasciato le marine più interessanti, nella pittura ligure, ovvero gli “spezzini” Giacomo Linari e Giuseppe Caselli, forse con una nota onirica in più, un tocco femminile di delicatezza e di dettaglio che sembrano a lei peculiari, come si denotano in una intrigante veduta, sempre sul mare, della “Madonnetta”, che ricorda Francesco Arigliano, un altro autore ligure di soggetti ispirati al mare…Ma sono forse i ritratti di ragazze a rappresentare il segno particolare dell’autrice: ragazze sognanti in riva al mare – anche il mare è una costante nell’opera di Adriana – ragazze in giardini e tra i campi ed ancora non si può non fare riferimento, e non in modo secondario, ad altre figure femminili ritratte da mano femminile; da Berthe Morisot (1841 -1895) a Lilla Cabot Perry (1848-1933) è sorprendente come un filo leghi lo sguardo delle due pittrici, la prima francese, la seconda americana, alla “grazia” ed alla sensibilità di Adriana, in un palpito di particolari intimismo e tenerezza, di espressione cromatica, in un preziosismo talvolta da “cammeo” che, di Adrana Podestà è ancora tipica nota! Oppure possiamo affermare che Adriana Podeatà appartiene alla stessa fila delle nostre Maria Vinca o Amalia Goldmann, artiste sempre legate all’impressionismo, per quanto, ad un primo sguardo, il paragone col al russo Serov, per il realismo vibrante, rimane calzante. Con richiami pertanto alla scuola dei pittori liguri, con echi dell’impressionismo,specialmente nelle sue letture “femminili”, con una sua indelebile nota di brillante cromatismo, con paesaggi sospesi tra realtà e sogno, Adriana Podestà si conferma autrice originale  e intrigante che, nell’età del sempre più problematico “post-moderno” , ci invita a riflettere sulla pittura apportatrice di serenità e di calma riflessiva! La sua pittura possiede inoltre  una brillantezza di colore esclusiva, la percezione di una luce diffusa, sempre presente, una particolarità di dettaglio che ne costituiscono il “segno” del tutto personale!

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