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CULTURA

ART CHETJ E DEMI CANEPA ALLO SPAZIO SMS DI CELLE LIGURE

di Giorgio Siri

Espongono per una settimana, alla Galleria SMS d’Arte di Celle Ligure, sotto il patrocinio della F.I.V.L. – Federazione Italiana Volontari della Libertà – Caterina Galleano, in arte Art Chetj e la mamma Demi Canepa. Accoppiata originale di madre e figlia che percorrono due cammini artistici diversi ma convergenti. Ripropongono a Celle, con qualche variazione delle opere esposte, una mostra recentemente tenuta ad Albisola Capo, nello spazio espositivo dell’ex oratorio Don Leone.

Chetj – Caterina – rappresenta un modo propriamente estemporaneo di proporre la pittura. Appassionata di nature morte, di figure di animali, di paesaggi, di ritratti a matita, l’autrice, nel ripensamento degli orizzonti dell’ Arte, ritorna su di un messaggio squisitamente figurativo, in cui è protagonista l’oggetto da rappresentare ed il culto della bellezza con cui lo si rappresenta.

Nella rassegna in corso, il soggetto che prevale, tra i lavori di Chetj, è la natura morta. che l’autrice ripropone con abilità e passione coinvolgenti. Per sua stessa ammissione, Caravaggio è il suo punto di riferimento ma non mancano spunti che possono rammentare Chardin, Courbet, Cezanne, ma la natura morta attiene forse particolarmente allo spirito e alla sensibilità femminili, se pensiamo che, quando il genere si afferma, nel XVII secolo, sono proprio pittrici, Fede Galizia, Giovanna Garzoni, Louise Moillon, al loro tempo artiste richieste e celebrate, ad esserne iniziatrici e ad eccellerne. Caterina sembra continuare, oggi, la loro lezione, con le immagini di frutta dall’apparenza brillante, ma composta; col fascino intramontabile, un po’ misterioso, che scaturisce dalle fruttiere o dalle stoviglie, che astraggono dalla loro oggettività accidentale per trasfigurare in oggetto di contemplazione, con un sottinteso non definito, enigmatico…

Anche gli animali costituiscono un soggetto fra i prediletti da Chetj; nella rassegna si può ammirare la testa di un gatto, con qualche richiamo a Ligabue, ma l’artista sembra amare particolarmente i cavalli, presenti soprattutto nella mostra di Albisola; se qualcuno di essi ricorda il movimento indomito di Sassu, è in un particolare intimismo che l’autrice spicca, rammentando Degas, di cui ne era prova straordinaria una coppia, un cavallo adulto ed un puledro – genitore e cucciolo? – che ben metteva in evidenza la sensibilità che a Chetj viene generalmente riconosciuta. L’artista manifesta propensione anche per il paesaggio e la ritrattistica ,con un segno efficace e personale che la mette in relazione con un certo tipo di pittura figurativa, dai caratteri vividi ed immediati, proprio di certi pittori americani – Cassatt, Bauer – .

Demi Canepa, la madre, è bravissima nell’ispirazione astrattista. Parecchi lavori, presenti nell’esposizione di Albisola, dimostravano il sapiente uso del colore, l’abilità della creazione libera, che dell’astrattismo costituiscono il segreto. Demi prende a spunto, per le sue composizioni, in genere eseguite, in modo affatto originale, su polistirolo, varie situazioni oggettive, siano tappi che schizzano dal collo delle bottiglia, in una attraente, euforica fantasmagoria, oppure linee che si avvolgono, ricordando fiamme o gomitoli di lana, oppure losanghe, dal sapore di antico pannello decorativo, se non esplosioni di colore o formazioni di apparenza vegetale…

Allo spazio SMS di Celle l’autrice propone però soggetti floreali, avvolgenti e sospesi fra realtà e fantasia, fiori più artistici che naturalistici, che rammentano talune raffigurazioni di praterie e di fiori di un pittore irlandese, Andrew Nicholl (1804 -1886), acquarellista e paesaggista!

Demi è anche decoratrice di piatti, per i quali utilizza le sue allusioni floreali, o i richiami geometrici se non la congerie di colori in libertà. Suoi oggetti particolari sono lastre di vetro sulle quali stende colori che inducono una impressione di cromatismo cristalliforme,cangiante, che ricorda talune simili forme espressive di un altro artista savonese,Beppe Schiavetta…

Una ricerca materica, come l’aveva definita Federico Marzinot, ma potremmo aggiungere una ricerca di fantasia e di effetti e di segreti del colore, percepito nel suo valore di profonda, essenziale espressione. La pittura d’altronde è immagine e colore, soprattutto colore ed effetto da esso prodotto: potremmo osare tale definizione! Con Demi possiamo affermare che la pittura è anche immediatezza e rapimento , ispirazione improvvisa, voglia di esprimere qualcosa di forte; ben si adatta, a Demi, la frase dell’artista svizzero Ugo Rondinone: “L’arte occorre sentirla, prima di comprenderla”!

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