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L’Associazione Palazzo Nicolosio Lomellino festeggia 20 anni con mostre, Lego e rassegna cinematografica

Nel 2004 apriva al pubblico Palazzo Nicolosio Lomellino, gioiello di proprietà privata di Via Garibaldi 7, tra i più rinomati Palazzi dei Rolli di Genova; per celebrare il traguardo l’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova APS, che si occupa della valorizzazione del patrimonio artistico del Palazzo attraverso l’organizzazione di mostre, eventi, convegni ed esposizioni di rilevanza nazionale ha presentato un programma di iniziative molto diverse tra loro che interpreta lo spirito di ricerca e curiosità verso realtà nuove e anche lontane tra loro. Aperto per la prima volta al pubblico durante Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, Palazzo Nicolosio Lomellino è stato reso celebre nel mondo dagli inediti affreschi di Bernardo Strozzi, commissionati nel 1623 da Luigi Centurione e scoperti “casualmente” nel 2000 su indicazione della storica dell’arte americana Mary Newcome Schleier e riportati alla luce grazie a un complesso lavoro di restauro, proseguito fino al 2003 e parte del 2004; grazie al grande successo ottenuto quell’anno, i proprietari, Elena e Matteo Bruzzo, decisero quindi di aprire il Palazzo al pubblico, offrendo la possibilità ai visitatori di scoprire gli ambienti del primo piano nobile, decorati da Strozzi, il cortile con ninfeo e l’incantevole Giardino Segreto, anch’essi oggetto di attenti restauri.

“Questo palazzo, che vede la presenza di 100000 visitatori all’anno, è molto bello”, dichiara la coordinatrice delle politiche culturali regionali Jessica Nicolini, “ma voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso l’apertura di un luogo visitato, in 20 anni, da più di 2 milioni di persone. Palazzo Lomellino è un bel gioiello da vedere, la regione c’è ed appoggia tutto ciò”.

Stessa soddisfazione da parte di Patrizia Berninsone, Segretario generale dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova APS :”Ringrazio chi collabora ricordando che nel 1992 Genova, a differenza di oggi, non era una città turistica; il Palazzo ha aperto nel 2004 con Genova Capitale Europea della Cultura ricordando l’importante ruolo del Ninfeo. Ringrazio le istituzioni, le aziende del territorio ed i prestatori privati che hanno un grande compito visto che ci permettono di realizzare le mostre ma la cosa più importante è che questo progetto possa coinvolgere tutti. Ci saranno spazi di arte contemporanea senza dimenticare i Lego ma uno degli attori fondamentali è il giardino; accontenteremo tutte le curiosità del nostro pubblico ricordando che nel 2006 è stata creata la rassegna Rolli che ha permesso, tra le diverse cose, di poter vedere gli affreschi di Strozzi. Siamo orgogliosi del nostro palazzo ma ci rende veramente contenti avere persone che entrano e si fermano per una visita dettagliata”.

“Questo progetto rappresenta il libro nell’arte attraverso i secoli”, prosegue la curatrice della mostra Leggere il Tempo Laura Garbarino, “ricordando che spesso, i libri, venivano usati come forma di propaganda senza dimenticare le diverse forme”.

“La mostra Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti nell’arte a Genova ha un forte legame sia con Venezia che con i turchi”, sottolinea la curatrice Laura Stagno, “ed il contesto genovese ha un grande rapporto con il mondo ottomano. Tutto ciò ha lo scopo di mostrare l’impatto estetico con le voci correlate al mondo turco del 500-600; in quell’epoca i costumi di quei Paesi erano presenti in Europa ma voglio ricordare il viaggio di Agostino Durazzo a Costantinopoli e l’ottimo stato di conservazione dei disegni tra cui un ritratto in abito da turco creando una sorta di ponte tra i due mondi. La dama con il servitore nero era, all’epoca, uno status symbol e la mostra ha in sè grandi novità poco approfondite; il Banco di San Giorgio, diventato rete di scambi, è stato creato in quegli anni”.

“Strozzi ha parlato dei nativi americani”, riprende Patrizia Berninsone, “e le visite permetteranno di scoprire i diversi luoghi. La mostra della Fondazione Bruschettini è molto importante ma è necessario far crescere la collaborazione con l’amministrazione comunale; in tal senso voglio ricordare la mostra dedicata ad Adelaide Ristori e Library at Night”.

“E’necessario portare il cinema in luoghi insoliti”, evidenzia Andrea Rocco, organizzatore della rassegna, “e coinvolgere Palazzo Lomellino permette di organizzare importanti eventi. Saranno proiettati film particolari legati all’incontro di mondi lontani; la prima serata ci sarà un documentario realizzato da un regista tunisino che racconta l’epopea di Tabarca legata alla famiglia Lomellino mentre lo spettacolo successivo, Broken View, sarà realizzato da un regista proveniente dal Belgio. Le ultime due produzioni, entrambe statunitensi, permettono di approfondire e conoscere meglio la scoperta dell’altro”.

“Tutti questi eventi sono voluti e a breve saranno presentati i risultati di Genova Capitale del Libro; l’accessibilità è fondamentale e Library at Night è stato un evento diverso dal solito che ha coinvolto uno spazio storico bello simulando l’esperienza di entrare in alcune biblioteche scomparse. Palazzo Lomellino è accogliente e l’apertura dei Rolli è frutto di una sinergia con tanti attori diversi; la tecnologia non è un mezzo bensì un fine per lavorare su tematiche diverse tra loro ed è bello lavorare insieme. Il Ninfeo merita di essere visto ed il giardino in cui è presente è poco conosciuto; occorre realizzare percorsi per far conoscere e condividere il nostro patrimonio. Vent’anni è un traguardo importante e Palazzo Lomellino è stato il primo edificio privato che apre alla collettività; tutto ciò è frutto di una lunga collaborazione in cui ogni attore è valorizzato per cosa può dare. Il palazzo ha un bel giardino e vederlo permette di capire la dimensione umana degli spazi”, conclude il professor Giacomo Montanari.

 

Per informazioni : www.palazzolomellino.org

Facebook : Palazzo Nicolosio Lomellino

Instagram : @palazzolomellino

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