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Buongiorno Savona

Buongiorno Savona

 

“ I profughi si lamentano del cibo e lo chef li minaccia con il coltello”. Cucina da incubo? Antonino Cannavacciuolo ha perso la pazienza? No, è il titolo di una locandina savonese del quotidiano La Stampa di Torino. Ai tanti problemi creati dalla presenza dei profughi (o rifugiati, o migranti, o richiedenti asilo, o che altro) si aggiunge ora quello del cibo, evidentemente di scarsa qualità o mal cucinato. Un problema grave, ma non nuovo: leggendo le lettere scritte da mio nonno dal campo di prigionia di Cellelager nel 1918, è evidente che lo chef tedesco dell’epoca non era all’altezza della situazione e cucinava sempre patate, solo patate e niente altro che patate. Nonostante questo, mio nonno è sopravvissuto, a stento, ma è sopravvissuto, ed è riuscito a rientrare in Italia dopo la fine della guerra. Ce la faranno anche loro?

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