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Albenga: il Comune ai ferri corti conTeknoservice

Pieno scontro tra Comune di Albenga e Teknoservice. Forse una “guerra” simile l’Amministrazione comunale della città delle torri l’aveva condotta, e conclusa con una transazione, come si ricorderà, con la Deutsche Bank: La società di Piossasco (Torino), che aveva in gestione fino al 24 marzo scorso i servizi di igiene urbana del territorio ingauno, ha presentato ricorso al Tar Liguria chiedendo l’annullamento, previa sospensione cautelare, “di tutti gli atti e provvedimenti adottati nel corso del procedimento di affidamento ‘in house’ del servizio rifiuti solidi urbani alla Sat Spa di Vado Ligure”. Anche la società di Vado è finita nei ricorsi alla giustizia dell’azienda piemontese. Il Comune di Albenga si è opposto e la “guerra dei rifiuti” si è già trasferita nella sede del Tribunale Amministrativo Regionale.

Il motivo della discordia è stato l’ingresso del Comune di Albenga nella compagine sociale di Sat Spa, la società per i servizi ambientali e territoriali a capitale interamente pubblico controllata dal Comune di Vado Ligure. L’acquisizione delle quote era propedeutica all’affidamento alla stessa Sat dei servizi di igiene urbana del territorio ingauno, secondo gli indirizzi che la giunta di Albenga aveva espresso nei mesi precedenti la scadenza del contratto con la stessa Teknoservice.

Il Comune di Albenga ha rilevato 50 mila azioni della società di Vado Ligure al prezzo di 1,38 euro per quota, con un esborso complessivo di 70 mila euro; operazione che consente al Comune di detenere una partecipazione nella società intorno all’1,90% con l’opportunità di affidare i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani con la modalità ‘in house’, evitando un nuovo bando di gara. Ma Teknoservice aveva già studiato le contromosse!

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