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A Palazzo Ducale una mostra fotografica dedicata all’alpinista genovese Gianni Calcagno

Grande successo per l’inaugurazione della mostra fotografica “Salendo dal mare” dedicata all’alpinista genovese Gianni Calcagno che si terrà presso la Sala Liguria di Palazzo Ducale fino al 19 febbraio con ingresso libero tutti i giorni dalle 10 alle 19; organizzata in collaborazione con il Cai sezione ligure Genova, l’esposizione è stata curata dalla figlia Camilla Calcagno, con il patrocinio e il contributo del Comune di Genova. Gianni Calcagno è stata una figura importante dell’alpinismo italiano e internazionale dagli anni Sessanta fino al 1992, anno in cui perse la vita in Alaska sul Monte Denali, allora chiamato Mc. Kinley, con Roberto Piombo mentre scalavano lo Sperone Cassin.

“Questa mostra è molto bella”, dichiara Giuseppe Costa, presidente di Palazzo Ducale, “e per noi averla qui è un onore ma anche un motivo di orgoglio”.

Stessa emozione da parte di Marco Bucci, sindaco della città di Genova :”Io sono un ex alpinista e per me essere qui è un onore; Calcagno è una figura importante e per me è stato un mentore. E’bello che la città faccia conoscere i suoi eroi anche perchè, così facendo, cresce e mette in mostra i suoi valori; quella di Genova è una zona alpina e proprio qui è nato il terzo Club Alpino Italiano (CAI) ma voglio ricordare che i primi rifugi sono stati creati da genovesi. Sono migliaia le persone che vanno in montagna e fanno cose grandiose; per me è importante ricordare Gianni Calcagno ed è necessario far vedere le capacità di chi realizza grandi progetti. L’alpinismo è arrivare in cima ma anche un modo di ritrovare sè stessi; in montagna si impara ad essere umili e forti ma occorre capire che la natura vince sempre. Serve coraggio, forza e determinazione per tirare fuori le proprie energie ma si affida anche la propria vita agli altri; tutto ciò è fondamentale per i rapporti interpersonali come lavorare insieme. Ho conosciuto Calcagno ed ho usato spesso i suoi consigli; per noi che andiamo in montagna è un eroe con tante qualità positive”.

“Quella di Gianni è una figura importante e la mia prima spedizione extraeuropea l’ho fatta ispirandomi a lui”, sottolinea l’Onorevole Edoardo Rixi, “e questi luoghi bellissimi danno la forza per fare imprese incredibili. La forza che ha in sè l’alpinismo è notevole perchè rende importanti i valori semplici; un legame di cordata dura per sempre e questo modo di vivere deve essere conservato per realizzare importanti avventure. Ogni scalata resta nella memoria ed è bello fermarsi e capire; le foto sono importanti affinchè possiamo trasmettere i valori fondamentali dell’alpinismo”.

“Ringrazio l’Onorevole Rixi ed il sindaco Bucci per essere qui dicendo che è bello che la città ricordi e rispetti i suoi eroi”, prosegue Roberto Manfredi, presidente del CAI Liguria, “e coloro che vanno in montagna sono persone speciali ma Calcagno è straordinario. L’alpinismo è diretto e sincero poichè è impossibile barare ma nessuno resta indietro; ringrazio gli organizzatori della mostra dicendo che Gianni era una star per gli alpinisti ma lui si considerava una persona normale. Sono molto contento del fatto che il comune e la regione stanno lavorando per valorizzare la montagna”.

“Per me essere qui è un’emozione forte e Genova risponde bene”, evidenzia Camilla Calcagno, figlia di Gianni, “e ringrazio il sindaco Bucci, il presidente Costa, l’Onorevole Rixi, Roberto Mafredi e tutto lo staff di Palazzo Ducale. Questa è la quarta tappa della mostra e spero ce ne siano altre; quella di mio padre è una figura importante per i giovani e spero possa essere apprezzato da tutti. In questa mostra ci sono 250 foto e sceglierle è stato difficile; cerchiamo di far conoscere questo personaggio e voglio ricordare che lui amava anche le montagne vicino a casa nonostante le foto lo ritraggono durante le sue spedizioni all’estero valorizzando gli usi e i costumi locali. Io e mio padre ci capivamo con lo sguardo ma voglio dire che lui era molto selettivo con gli amici; gli amici veri ne parlano bene poichè tra loro c’era stima, fiducia ed intesa. Lui era molto rigido e non considerava le persone che credeva non fossero alla sua altezza; nonostante tutto negli ultimi anni ha organizzato spedizioni rivolte ai giovani per insegnare loro l’alpinismo”.

“Lo sport è trasversale ed è importante legarlo all’arte, alla cultura ed alla promozione del territorio”, ricorda l’assessore al turismo e allo sport del comune di Genova Alessandra Bianchi, “e tutto ciò può diventare un valore aggiunto ad una mostra che fa conoscere un’importante figura sia per il mondo legato alla montagna che allo sport. Il legame tra Genova e l’alpinismo deve essere promosso anche per la particolare conformazione del nostro territorio; stiamo valutando di realizzare una targa commemorativa in memoria di Calcagno, una figura importante che può essere conosciuta meglio grazie a questa mostra”.

“Per me Gianni Calcagno era come un padre e mi ha dato tanto; lui mi capiva e mi voleva bene.  E’bello portare le persone in montagna e ringrazio gli organizzatori della mostra”, conclude Marcello Giovale, compagno di spedizioni di Calcagno.

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