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CULTURA

A SAVONA, I PRIMI LAUREATI IN ITALIA IN “DIGITAL HUMANITIES”

di Giorgio Siri

L’Informatica umanistica, in inglese Humanities Computing o Digital Humanities, è una nuova materia accademica che si propone di compiere studi, ricerche, insegnamento, riunendo discipline umanistiche ed informatiche, comprendendo ricerca, analisi e divulgazione della conoscenza attraverso i media informatici. Oltre a dover possedere una appropriata formazione umanistica, chi studia Informatica Umanistica deve conseguire la capacità di trattare contenuti culturali con gli strumenti informatici appropriati.

Data la caratteristica di interdisciplinarità dell’informatica umanistica, fra gli esperti del settore sono compresi ricercatori e docenti delle discipline umanistiche, dalla letteratura alla filosofia, dalla storia all’arte, di linguistica e di linguistica computazionale, ovvero la linguistica applicata all’informatica, specialisti e studiosi di editoria elettronica, produzione multimediale, grafica e analisi di dati.

Tale nuovo corso di studi è presente, ora, anche nel Polo di Savona dell’Università di Genova e, proprio nel Campus universitario di Savona, alla presenza del magnifico rettore dell’Università di Genova, Paolo Comanducci, e del sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, sono state assegnate, il giorno 1 ottobre, le prime lauree, in Italia, in Digital Humanities-Comunicazione e Nuovi Media.

Il nuovo corso di Laurea attivato dall’Ateneo genovese ha infatti concluso il primo ciclo, iniziato nel 2014. Sono stati licenziati “Dottori in Digital Humanities”, con 110 e Lode, Alice Corsi, Saverio Iacono e Sami Jaber.

“Questi laureati sono pionieri del settore – ha dichiarato il Rettore Comanducci – l’Università ci tiene al vostro successo, perché siete il frutto di un nostro investimento e la vostra riuscita segnerà quella del nostro progetto”.

Tale” Laurea Magistrale” riunisce diversi dipartimenti, allo scopo di creare figure professionali in cui si fondano capacità tecniche di design e tecnologie della comunicazione e dell’informazione insieme a competenze sociali e umanistiche. Ne sono promotori e organizzatori, attraverso docenze multidisciplinari, la Scuola Politecnica con il Dibris (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi) e quella di Scienze Sociali e di Scienze Umanistiche con i rispettivi dipartimenti, il Diraas (Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo), il Disfor (Scienze della Formazione) e il Dsa (Scienze per l’Architettura).

I tre neo dottori, che si sono esercitati nel 3 D Lab Factory del Campus, hanno presentato la tesi di laurea su specialistici argomenti innovativi.

Alice Corsi e Saverio Iacono hanno studiato, attraverso video immersivi, visori, game learning, e applicazioni wareable, come la tecnologia viene percepita ed applicata dall’uomo, e come potrebbe esserne potenziato il campo da tali strumenti informatici, ancora poco diffusi.

Innovative e del tutto originali, le ricerche di Sami Jaber, rivolte all’ambito del design di un’app per smartwatch, che indirizzerebbe gli utenti a quali indumenti indossare in base alle previsioni meteo. Uno studio solo apparentemente semplice, con una tecnologia in fase di evoluzione, che comprende il collegamento ad altri servizi, non solo al meteo, ma anche al calendario dello smartwatch, e alle aziende produttrici di abbigliamento. Lo scopo è pratico, infatti, rivolto a creare un data base, comprendente i brand interessati a tale tecnologia, da cui si possano attingere dati sui capi di abbigliamento considerandone le caratteristiche, come la capacità termica, il calore specifico, la leggerezza dei tessuti e quant’altro dev’essere valutato in base al clima del luogo di destinazione.

Augurissimi ai tre nuovi dottori-pionieri !!

 

Giorgio Siri

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