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ATTUALITÀ

Ahi Passione di Cristo e della Sua Chiesa

Parafrasando la poesia di Carducci, nell’attuale mondo globalizzato, nel pieno di rivoluzioni elettorali, con partiti politici che si spaccano e altri che si formano, è utile parlare anche di convivenza o meglio di attrito violento anche tra le Religioni. Cristiani (Protestanti, Ortodossi, Copti), Mussulmani (sciiti e Sunniti), Induisti, troviamo intolleranza (casi Sudan, Siria). Il libero arbitrio, la nostra indifferenza verso la fede, siamo superiori o meglio è più facile starne fuori, dire non serve difenderla, è scambiato per tolleranza. Indifferenza significa invece perdere, rinnegare “l’identità Cristiana”, le Radici Giudaico Cristiano. Difesa, rispetto della fede non significa “Crociate” intervento con le armi, ma almeno il sostegno morale. Gli interventi militari sono per lo più legati alle risorse del sottosuolo, legati alla convenienza, talvolta alla corruzione e non a perseguitati, di fede. Nei media solo Osservatore Romano e Avvenire, cercano di impegnarsi, ma le altre testate ne parlano poco. I politici e un po’ anche le gerarchie ecclesiastiche, usano toni minori. Pensano ad evitare fonti di discordia, mali maggiori, non sanno usare temi consoni Nel dopoguerra il problema si ebbe al di là della “cortina di ferro” per aiutare i cristiani, almeno a parole difenderli, pesa ancora AICS (Aiuto alla Chiesa che Soffre) pubblica ogni anno la situazione di persecuzioni e uccisioni Le situazioni peggiori sono in Arabia Saudita (1,5 milioni di lavoratori immigrati cristiani, non possono pregare, né possono essere sepolti, difficile poterne portare le salme al Paese d’origine). Corea del Nord (vengono deportati nei campi di lavoro subiscono violenze di ogni genere, torture e morte) Visto che noi Cristiani non facciamo nulla speriamo che le comunità Cristiane d’America spingano Trump a parlarne nell’incontro di maggio. In Iraq, il paese dove sono avvenute le prime evangelizzazioni della storia (a Mossul),i Cristiani erano 1,3 milioni,ora ne rimangono 250.000 Basti pensare che in 2 notti (Giugno e Agosto), dopo persecuzioni, sono stati scacciati 125.000.Cristiani, forse adesso potrebbero tornare, ma non è facile, l’Isis non è stato ancora sconfitto.. In Nigeria ed Egitto, i Cristiani subiscono forti persecuzioni, attentati davanti e nelle Chiese nei giorni di culto. Vige paura e terrore,anche se la fede dei 10milioni di Copti (ai tempi di Roma erano maggioranza in Egitto), continuano coraggiosamente a frequentare le Chiese In Cina, Cristiani perseguitati con chiusura delle Chiese, lo Stato opta per una chiesa nazionale , nomina vescovi propri, come già durante la Rivoluzione Francese esisteva “giuramento Gallicano” ora forse un po’ meno difficile, ma il Vescovo di Hong Kong non condivideva la scelta di Papa Francesco di cercare una convivenza, anche con accondiscendenza. Svende le nostre sofferenze. Vescovi coraggiosi (chi non giurava per lo Stato), hanno fatto più prigione che attività pastorale. I Cristiani per profonda convinzione di religione e civiltà, in passato, con il colonialismo, hanno a volte operato in modo poco ortodosso, specie nelle Americhe e Africa, con convinzione forzata, ora (Laici e Missionari), puntano, sulla testimonianza, cercano una convivenza difficile, equilibri per non urtare, mentre l’Islam opera con una forte spinta di conversione. ed anche l’Induismo, sia pure con tranquillità, cerca l’espansione.

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