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CULTURA

Al Carlo Felice Anna Bolena, una delle “tre regine” di Donizetti

Il Carlo Felice di Genova ritorna a proporre grandi capolavori della lirica: questa volta si tratta di Anna Bolena, luminoso esempio dell’opera romantica, la prima delle cosiddette “tre regine donizettiane” insieme a Maria Stuarda e Roberto de Deveureux. Si tratta di un vero e proprio evento perché da ben centocinquantatre anni l’opera mancava dalla scena del teatro genovese. E del resto, malgrado nel 1830 la sua prima esecuzione al Teatro Carcano di Milano, con stelle quali la soprano Giuditta Pasta e il tenore Giovanni Battista Rubini, fosse stata uno straordinario successo, questo lavoro uscì a poco a poco dal repertorio operistico consueto. Fu nel 1957 alla Scala che la potente interpretazione di Maria Callas nello strepitoso allestimento diretto da Gian Maria Gavazzeni con la regia di Luchino Visconti, riportò a nuova vita l’infelice regina dell’Inghilterra del XVI secolo, condannata al patibolo perché accusata di tradimento dal re Enrico VIII . Il compositore e l’autore del libretto – ispirato al dramma Henri VIII di Marie-Joseph Blaise de Chenier – il genovese Felice Romani, aderiscono però con empatia alla possibile tesi della sua innocenza, sottolineando la volubilità del sovrano, ormai innamorato della damigella Giovanna Seymour. E capace, per soddisfare i suoi desideri amorosi, di arrivare a uno scisma religioso.

Questa tragedia lirica, considerata il primo vero trionfo di Donizetti. secondo il direttore d’orchestra Sesto Quatrini, che già l’aveva diretta in apertura di stagione 20-21 alla Lithuanian National Opera di Vilnius, rappresenta una delle più alte vette della scrittura vocale mai raggiunte … il culmine logico delle precedenti esperienze del compositore bergamasco “. Il riuscito allestimento del Carlo Felice in coproduzione con il Teatro Regio di Parma, con la regia di Alfonso Antoniozzi, scene e video design di Monica Manganelli, costumi di Gianluca Falaschi, coreografia di Luisa Baldinetti, luci di Luciano Novelli, dispone di due cast di raro talento . Fra i personaggi principali, rispettivamente in scena nelle ultime due rappresentazioni di sabato 26 e domenica 27 febbraio, magnifica è l’Anna Bolena del celebre soprano americano Angela Meade e di Desirée Rancatore, potente l’Enrico VIII di Nicola Ulivieri e di Alessio Cacciamani. Molto nel ruolo anche la Giovanna Seymour di Sonia Ganessi e di Paola Gardina.

La scena, in cui si svolge la drammatica , contrastata vicenda, non concede molto al lusso sfarzoso delle corti, ma risulta di notevole impatto. Intorno al re, con la sua luccicante corona, si muovono i personaggi abbigliati in nero e mascherati. Indossa un vestito alla moda dell’epoca, adatto alla regina d’Inghilterra, Anna Bolena, personaggio che per ambizione, per inseguire il sogno di un trono, ha forse rinunciato al vero amore, quello con lord Riccardo Percy, con cui intreccia un commovente dialogo, fra i momenti salienti di un’opera, ambientata nella lontana Londra dei Tudor, e che coinvolge profondamente lo spettatore.

Crediti foto: Roberto Ricci,Teatro Regio di Parma.

 

 

 

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