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Al Carlo Felice di Genova l’Idomeneo di Mozart

Una prima assoluta per Genova; Idomeneo, dramma in tre atti di Mozart, debutta al Teatro Carlo Felice il 16 febbraio alle 20. Sul podio ci sarà Riccardo Minasi, direttore musicale del Teatro, con la regia di Matthias Hartmann e le scene di Volker Hintermeier; dopo le belle scenografie di Madama Butterfly, ecco un altro allestimento che la Fondazione Teatro Carlo Felice ha acquistato dalla Scala di Milano.

“I nostri spettacoli hanno successo e questa scenografia è bella”, dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi, “ma voglio ricordare che nei prossimi giorni una parte dei complessi partirà per l’Opera House di Muscat dove il 9 e 10 febbraio verrà proposta A Midsummer Night Dream di Britten. Abbiamo tanto lavoro e tutto ciò dimostra che il nostro è un teatro vivo ed attivo; ringrazio il consiglio d’indirizzo ricordando che la regione e le varie istituzioni sono sempre presenti. E’molto bello vedere tanti ragazzi a teatro e ringrazio tutti i lavoratori; dopo il trionfo di Madama Butterlfy andrà in scena questo spettacolo con la prima esecuzione assoluta al Carlo Felice. Avremo una grande regia ed una collaborazione con La Scala di Milano ricordando che sul podio vedremo Riccardo Minasi senza dimenticare la soprano genovese Benedetta Torre. Ci sono tutte le condizioni per realizzare un capolavoro ricordando inoltre i concerti di Liguria Musica che stanno avendo successo; la coreografia di Idomeneo ha un grande impatto poichè vedremo sul palco lo scheletro di una nave ed una testa di toro con luci molto belle. Lo spettacolo richiede grandi capacità ma sono certo che sarà un successo”.

Stessa soddisfazione da parte dell’assessore comunale Marta Brusoni :”Porto il saluto del sindaco Bucci dicendo che sono contenta che vada in scena questo spettacolo per la prima volta; spero che ci siano tanti giovani perchè sono il nostro futuro e si lavora per questo. Ringrazio sinceramente il teatro dicendo che bisogna continuare così”.

“Siamo qui per festeggiare una bella stagione per la cultura ligure”, prosegue la coordinatrice regionale delle politiche culturali Jessica Nicolini, “e tutto ciò è iniziato con la trasmissione, nelle carceri, di Sogno di Una Notte di Mezza Estate attraverso una prima diffusa. Sia Edith che Madama Butterfly hanno avuto un grande successo ma voglio ricordare che Idomeneo è stato portato in scena il 7 dicembre 2005 per la prima della Scala di Milano e proprio quella volta ha debuttato un giovane attore che presto riceverà dalla regione il San Giorgio d’Oro, il premio più importante della regione assegnato a chi valorizza la nostra cultura; il nostro teatro è un’eccellenza che deve essere valorizzata e ci rende orgogliosi”,

“Ringrazio i presenti ed il Maestro Minasi dicendo che lo spettacolo è bello e ne sono orgoglioso”, afferma il direttore artistico Pierangelo Conte, “ed i concerti presenti all’interno del nostro programma meritano di essere ricordati. Il ruolo degli attori è importante e la coreografia di Madama Butterfly ha avuto successo e si passa dalla dolcezza di quest’ultima opera alla forza del toro; l’allestimento per Idomeneo è stato adattato al nostro palco visto che nasce per il palco della Scala e lo abbiamo acquistato da loro. Sono contento di lavorare con Minasi perchè sta facendo una buon lavoro e si discute di tutto con lui; allo stato attuale sta facendo la spola con Zurigo visto che ha tanto lavoro all’estero portando avanti un repertorio sia classico che contemporaneo. La nostra offerta varia per accontentare tutti ed abbiamo spettacoli di musica sinfonica, da camera, balletto ed opera; quest’ultima ha un significato importante”.

“L’opera è bella anche se ho avuto qualche dubbio; nelle opere di Mozart c’è qualcosa di personale poichè vuole essere accettato ed è difficile collocare Idomeneo nella sua produzione. Questa è un’opera seria e Mozart, a Napoli, ha avuto contatti con artisti locali; in sè ha la tradizione francese con cori immensi ed è legato al balletto ma è fiero di tutto ciò. La caratterizzazione dei personaggi è straordinaria ma non si riesce a far urlare le anime che sono conservatrici; il ruolo di Elettra è bello e l’opera ha una gestazione importante ricordando che l’orchestra ha una parte importante e Mozart ha una grande orchestra. Tutto ciò è legato alla tradizione ed i tre spettacoli prima di questo avevano le donne come protagoniste”, conclude il Maestro Minasi.

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