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Alassio: giardini intitolati a Mario Berrino

A sei anni dalla scomparsa, avvenuta nell’agosto del 2011, la Città di Alassio intitola a Mario Berrino il tratto di giardini pubblici compreso tra piazza Libertà e i giardini Charlie Chaplin, in prossimità del “Muretto” che lo rese famoso, assieme al Caffè Roma ed ai suoi quadri. Lo ha deciso la giunta comunale con l’adozione di una delibera, subito trasmessa al Prefetto di Savona per la definitiva approvazione.

Mario Berrino, alassino illustre, era nato ad Alassio nel 1920. Sotto la guida del padre Angelo, reduce della Grande Guerra, e con i fratelli Elio, Giorgio e Adriano, aveva gestito nel primo dopoguerra il già celebre Caffè Roma. Negli anni della grande ripresa il Caffè Roma divenne il ritrovo preferito di artisti di fama nazionale ed internazionale, tra cui Ernest Hemingway di cui divenne amico.

Mario Berrino sottopose a Hemingway l’idea di trasformare un muretto di fronte al bar che arginava il giardino pubblico in un susseguirsi di piastrelle irregolari, vivacemente colorate che avrebbero riportato le firme dei più illustri clienti del Caffè Roma. Fu così che all’inizio del 1953 nacque il celebre “Muretto di Alassio”, destinato a diventare nel tempo un prestigioso e riconosciuto simbolo della Città di Alassio, meta obbligata di tutti i turisti e “patrimonio della comunità alassina”.

Berrino fu un vulcanico ideatore di iniziative che hanno promozionato l’immagine turistica di Alassio, quale il concorso di bellezza “Miss Muretto”, iniziato nel 1953 e che lungo i suoi sessant’anni di vita divenne il fulcro degli appuntamenti mondani estivi della Riviera. Ma riuscì anche a vendere in mezza Europa, chiusa in barattoli, l’Aria di Alassio, fu appassionato sostenitore della manifestazione ideata dall’assessore Carlo Tomagnini “Sciaccagiara”, con piloti di Formula 1 in gara su rulli compressori, della Festa degli Innamorati, dove ancora oggi la più bella lettera d’amore viene premiata sul Muretto il giorno di San Valentino.

Uno spazio del Caffè Roma, chiamato La buca del Muretto, era dedicato all’arte, e lì esponevano importanti artisti e ceramisti e gli scultori di Albisola. La loro conoscenza, assieme agli studi artistici del professor Busnelli, lo stimolarono alla ricerca e gli diedero l’impulso per iniziare a dipingere ed esporre le sue tele. Pittore affermato, i suoi quadri sono esposti in permanenza in due gallerie a lui dedicate ad Alassio e Monte Carlo. Vanta anche un primato: il 14 febbraio 1994 era stato nominato primo Console Onorario del Principato di Seborga da parte del principe Giorgio.

Nel 2000 l’Amministrazione comunale alassina gli conferì il civico riconoscimento dell’Alassino d’Oro con questa motivazione: “Per essere stato l’ideatore del famoso Muretto che tanta fama ha portato nel mondo e della manifestazione Miss Muretto che ha ottenuto nel corso degli anni notevoli successi, nonché per essere un pittore conosciuto ed affermato a livello internazionale che ha portato ovunque il nome di Alassio contribuendo a farla conoscere”.

Con lo scopo di preservare e promuovere il patrimonio artistico e creativo di Mario Berrino contribuendo a proseguire l’opera svolta durante la sua intensa carriera artistica, la famiglia ha costituito la Fondazione “Mario Berrino per il Muretto di Alassio” con sede in via Cavour 10.

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